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Parco circolante: il 20 per cento delle auto ha più di 18 anni

L’Osservatorio Autopromotec evidenzia che il parco auto è particolarmente datato. Secondo l’indagine, solo il 30 per cento delle auto sono state acquistate nei sette anni precedenti alla fine del 2020, un valore di molto inferiore rispetto a quello rilevato in Germania, Regno Unito e Francia.

Pubblicato il 03/03/2022
serie di auto parcheggiate
Parco circolante italiano: uno dei più vecchi d'Europa

Il parco circolante italiano è uno dei più vecchi d’Europa.

La conferma arriva dall’Osservatorio Autopromotec, la rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, secondo cui l’età media delle auto è di oltre 11 anni.

L’Italia risulta essere all’ultimo posto della classifica europea per tasso di rinnovo delle autovetture. L’indagine evidenzia che nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020 sono state immatricolate poco più di 12 milioni di quattro ruote: considerando che il parco circolante alla fine del 2020 era di quasi 40 milioni auto, il tasso di rinnovo è stato di circa 30%. Questo significa che solo tre auto su dieci sono state acquistate nei sette anni precedenti al 2020, mentre quasi il 70% delle autovetture aveva più di otto anni.

Il tasso di rinnovo è molto più alto in Germania, dove si attesta al 47,7%: davanti all’Italia ci sono anche il Regno Unito, 45,7%, e la Francia, 36,2%.

Un dato ancor più preoccupante è che circa il 20% delle automobili circolanti era di categoria Euro 0, Euro 1 o Euro 2, vale a dire immatricolato da almeno 18 anni.

Le auto più vecchie sono al sud Italia

Il tasso di rinnovo più alto è stato registrato nel Nord Est, con il l 48,2%. A seguire troviamo la parte Nord Ovest del Paese, che ha un tasso di rinnovo del 37,4%, e il Centro, con il 31,1%: molto indietro invece il Sud e le Isole, che hanno fatto segnare un tasso di rinnovo del parco circolante rispettivamente del 14,4% e 14,1%.

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Auto datate: i problemi riguardano la sicurezza e l’inquinamento

“L’arretratezza del parco circolante”, spiega una nota di Autopromotec, “porta a conseguenze negative sull’impatto ambientale e sulla sicurezza della mobilità”.

Le auto datate possono infatti essere considerate più pericolose per chi le guida e per chi è a bordo. Secondo una statistica del 2018, per un incidente con una vettura con più di 10 anni, pilota e passeggeri hanno una possibilità di sopravvivere di sette volte inferiore rispetto a quelle di un'auto nuova. A compromettere la sicurezza delle vetture meno recenti è anche l'assenza di alcuni dispositivi ADAS, i sistemi tecnologici di assistenza attiva e passiva alla guida.

Per quanto riguarda l’inquinamento, c’è da dire che una auto Euro 3 fa segnare emissioni nettamente più alte di quelle di una attuale Euro 6. A preoccupare sono i maggiori quantitativi di polveri sottili che si concentrano nell’atmosfera, un dato che costringe i Comuni ad adottare il blocco del traffico quando i livelli di inquinanti superano i valori consentiti. I provvedimenti più drastici riguardano il nord Italia: a Milano, ad esempio, si è deciso di fermare i veicoli diesel fino alla classe ambientale Euro 5 da ottobre 2022.

Assicurazione più cara con un’auto datata

È bene ricordare ancora una volta che un parco circolante più vecchio incide sul premio dell’RC Auto, in quanto la spesa sostenuta per assicurare un veicolo datato risulta maggiore rispetto a un mezzo immatricolato recentemente. La conferma arriva anche dal portale CercAssicurazioni.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia: qui di seguito, sono riportate due simulazioni con cui gli utenti possono farsi un’idea della differenza di costo.

Ipotizziamo la richiesta di un cliente-tipo di Roma (40enne, prima classe di merito da almeno due anni, patente mai sospesa, zero sinistri negli ultimi 5 anni, percorrenza media di 15.000 chilometri annui) che ha appena acquistato una Ford Focus 1.8 diesel immatricolata per la prima volta nel 2002. Al 3 di marzo, la comparazione indica come miglior prezzo la proposta di Verti, che offre una copertura per guidatori esperti (con più di 25 anni) al prezzo di 412,47 euro.

Volendo invece assicurare il nuovo modello del 2022 – Ford Focus 1.5 EcoBlue 95 CV – converrà invece sottoscrivere la polizza di Zurich Connect, ma ad un prezzo questa volta di 241,89 euro. La differenza tra i due premi è particolarmente consistente, visto che si attesta a oltre 170 euro.

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A cura di: Enrico Campanelli
Esperto di assicurazioni
Web Content Writer laureato in Economia e Commercio. Dopo un'esperienza nel mondo delle assicurazioni, si dedica alla scrittura per blog e portali di settore. Appassionato di motori, si specializza nell'analisi del comparto assicurativo auto.

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