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Fumare in auto: quando si rischia la sanzione?

L’attuale normativa prevede che guidatore e passeggeri non possano fumare se nel veicolo sono presenti minori o donne incinta. I trasgressori sorpresi dalle forze dell'ordine possono ricevere una multa che varia da un minimo di 27,5 euro a un massimo di 550 euro.

Pubblicato il 10/05/2022
persona al volante di una automobile che fuma una sigaretta
Fumare in auto: quando è consentito?

Proteggere la salute dei cittadini è alla base della “Legge Antifumo”, la normativa che impone ai soggetti di non fumare nei locali chiusi (ad eccezione di quelli non aperti al pubblico o riservati ai fumatori) e nelle aree all’aperto di pertinenza di scuole e ospedali.

L’attuale disposizione applica il divieto anche in auto, ma solo in alcuni casi: in particolare, guidatore e passeggeri non possono fumare se nello stesso mezzo sono presenti minori o donne incinte. La regola è valida sia in caso di vettura in movimento sia in sosta: chi non rispetta il divieto, rischia l’applicazione di una sanzione amministrativa da parte delle forze dell’ordine.

La multa parte da 27,5 euro

L’importo può arrivare fino a un massimo di 275 euro. La presenza in auto di un minore con un’età inferiore ai 12 anni fa raddoppiare la sanzione: il guidatore o i passeggeri saranno sanzionati dunque per un ammontare che va dai 55 ai 550 euro.

Ricordiamo che chi viene multato non può usufruire della riduzione dell’importo in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica. In più, coloro che fanno ricorso per la contravvenzione ricevuta possono presentare la contestazione solo entro 30 giorni dalla violazione, mentre per le altre tipologie di infrazioni si ha a disposizione un termine di 2 mesi.

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Fumare in auto: c’è anche il pericolo distrarsi

Il guidatore o i passeggeri possono quindi fumare se nella vettura non ci sono minori o donne incinta: tuttavia, l’accensione della sigaretta durante la guida distoglie l’attenzione dalla strada, aumentando le probabilità di causare un incidente. Ricordiamo che la responsabilità dell’incidente porterà l’assicurato a perdere due classi di merito al rinnovo della polizza, con la conseguenza di veder aumentare il premio assicurativo.

A priori non è possibile fare una stima di quanto crescerà il costo dell’RC Auto, perchè il calcolo dipende da diversi fattori. Generalmente, per gli assicurati più giovani il sinistro può portare ad aumenti fino al 200% sull’ultimo premio versato, mentre un guidatore più esperto può cavarsela con un prezzo in media maggiore del 20%.

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Gli automobilisti possono risparmiare sul costo della polizza affidandosi a CercAssicurazioni.it, che individua e confronta le assicurazioni auto, moto e autocarro più convenienti sul mercato.

Ipotizziamo, ad esempio, la richiesta di un 58enne (prima classe di merito, zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 5.000 chilometri), residente a San Canzian d'Isonzo (provincia di Gorizia), che vuole assicurare una Renault Clio quarta serie a benzina (immatricolata nel 2015). La miglior tariffa, aggiornata al 10 di maggio, lo propone la compagnia Zurich Connect, che fa pagare solo 184,51 euro.

L'assicurazione adotta un massimale di 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni per quelli alle cose; in più copre la garanzia ricorso terzi in caso di incendio, esplosione o scoppio del veicolo, ma entro un limite di 150.000 euro per sinistro. Qualora venga applicata la guida esperta e al momento del sinistro si trovasse alla guida un conducente non autorizzato, Zurich Connect limiterà la rivalsa a un massimo di 2.500 euro.

A cura di: Enrico Campanelli

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