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Vendite auto elettriche 2025: Italia in ritardo in Europa
In Europa le automobili a zero emissioni rappresentano oltre il 15% delle nuove immatricolazioni, mentre in Italia la percentuale è ferma al 5%. Uno dei principali ostacoli alla diffusione delle elettriche sul territorio nazionale è la carenza di infrastrutture di ricarica.

L’Italia continua a essere fanalino di coda nella diffusione delle auto elettriche in Europa. Secondo i dati di Allianz Trade, presentati durante il Salone dell’Auto di Monaco 2025, la quota di mercato delle vetture a zero emissioni nel nostro Paese si è fermata al 5% nei primi sette mesi di quest’anno. Un dato fortemente inferiore rispetto alla media europea, pari al 15,6%: questo gap testimonia come l’Italia stenti a prendere il passo rispetto alle altre nazioni europee in tema di mobilità sostenibile.
Calo delle immatricolazioni in Europa e in Italia
Il report di Allianz Trade rivela una diminuzione delle immatricolazioni in Europa dello 0,7%, nel periodo gennaio-luglio 2025, con le principali economie continentali in difficoltà: la Germania perde il 2%, la Francia fa segnare un -8% e l'Italia -4%. La crisi del mercato automobilistico interessa quindi tutto il continente, ma la particolare debolezza italiana è evidente anche nella poca penetrazione delle vetture elettriche rispetto alle ibride e ai veicoli a combustione tradizionale.
Perché l’Italia è indietro
Uno degli ostacoli principali alla diffusione delle auto elettriche in Italia è la carenza di infrastrutture di ricarica, soprattutto fuori dalle grandi città e al Sud. L’insufficienza di colonnine alimenta la cosiddetta “ansia da autonomia”, che frena la scelta di un veicolo elettrico. Inoltre, i costi iniziali di acquisto delle auto elettriche, sebbene in diminuzione, restano alti per molti automobilisti.
La preferenza per le ibride e fattori culturali
Gli automobilisti italiani preferiscono le auto ibride, perché offrono vantaggi percepiti in termini di prezzo e autonomia. A livello culturale, è ancora presente una tradizione automobilistica legata ai motori a combustione e la mobilità elettrica fatica a imporsi, anche per la percezione di minori prestazioni o tecnologie ancora poco familiari. La consapevolezza ambientale cresce, ma l’informazione sulla mobilità sostenibile non è ancora sufficiente per modificare in modo rapido questi comportamenti.
Come aumentare la diffusione delle elettriche
Il Salone dell’Auto di Monaco ha mostrato un panorama ricco di novità sulle auto elettriche, con tante Case che hanno presentato modelli innovativi e accessibili, dai SUV alle compatte urbane. Secondo Allianz Trade, per ridurre il divario italiano rispetto agli altri Paesi europei, sarà cruciale migliorare le infrastrutture di ricarica, sviluppare filiere produttive dedicate alle tecnologie verdi e stabilizzare gli incentivi.
In tema di incentivi, ricordiamo che entreranno in vigore da metà ottobre 2025 e saranno rivolti solo all’acquisto di veicoli elettrici sia per privati che per microimprese. La misura è finanziata con circa 600 milioni di euro provenienti dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In particolare, per le persone fisiche, residenti solo in aree urbane funzionali, l’incentivo consentirà di acquistare vetture appartenenti alla categoria M1. Il contributo sarà pari:
- a 11 mila euro, per gli utenti con ISEE fino a 30.000 euro;
- a 9 mila euro, per gli utenti con ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro.
L’accesso al bonus è vincolato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato fino a Euro 5.
Auto elettrica nuova: un esempio di quanto costa assicurarla
Ricordiamo che con CercAssicurazioni.it è possibile individuare l’assicurazione auto più economica tra le offerte delle diverse compagnie partner. Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un automobilista 52enne – funzionario, prima classe di merito da almeno due anni, nessun sinistro negli ultimi cinque anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 10 mila chilometri – residente a Modena, che vuole assicurare una Lancia Ypsilon quarta serie 51 kWh immatricolata nel 2024.

La polizza più economica arriva dal preventivo Quixa, che fa pagare un premio di 202,00 euro (importo aggiornato al mese di settembre 2025). L’assicurazione prevede la modalità di risarcimento danni in forma specifica: per i sinistri rientranti nella procedura del risarcimento diretto, l’automobilista dovrà far riparare il veicolo danneggiato presso una carrozzeria convenzionata con la compagnia.
RC Auto: i prezzi di settembre 2025
Assicurazione Auto | Massimale | Prezzo |
---|---|---|
Polizza Auto BeRebel Assicurazioni | 7 milioni di € per le persone, 3 milioni di € per le cose | da 108,00 € |
Polizza Auto Prima Ripara Prima | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 131,00 € |
Polizza Auto Prima.it Assicurazioni | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 131,00 € |
Polizza Auto Bene Assicurazioni | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 155,00 € |
Polizza Auto ConTe.it Assistenza no Stress | 10 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 157,38 € |
Polizza Auto Bene Autofit RiparaBene | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 159,00 € |
Polizza Auto Allianz Direct | 6,5 milioni di € per le persone, 6,5 milioni di € per le cose | da 162,00 € |
Polizza Auto GenialClick | 6,5 milioni di € per le persone, 6,5 milioni di € per le cose | da 166,00 € |
Polizza Auto Linear Assicurazioni Riparazione Diretta | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 173,88 € |
Polizza Auto Linear | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 179,25 € |
