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Contestazione della multa stradale: come presentare ricorso al Prefetto?
Il ricorso al Prefetto è una procedura amministrativa per contestare multe stradali entro 60 giorni dalla notifica. Consiste in una richiesta scritta con motivazioni e prove. Il Prefetto deve rispondere entro 180 giorni, sospendendo la sanzione fino alla decisione definitiva.

Ricevere una multa stradale è un'esperienza comune per molti automobilisti, ma non sempre le sanzioni sono giuste o corrette. Per questo motivo, il guidatore ha il diritto di contestare la contravvenzione: una delle due strade per impugnare il verbale è il ricorso al Prefetto (l’altra è il ricorso al Giudice di Pace). Ma come funziona questa procedura? Vediamolo insieme.
Ricorso al Prefetto: va presentato in forma scritta
Il ricorso deve contenere:
- i dati anagrafici e di recapito del ricorrente;
- gli estremi del verbale contestato, tra cui numero, data, luogo dell’infrazione e l’autorità che lo ha emesso;
- una chiara motivazione che giustifichi la richiesta, specificando perché si ritiene ingiusta o errata la sanzione ricevuta;
- eventuali prove o documenti a supporto della propria posizione.
Il ricorso va inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla Prefettura competente per il territorio, ossia quella relativa alla località dove è stata commessa la presunta infrazione. In alternativa, la consegna può avvenire direttamente presso gli uffici della Prefettura o tramite Posta Elettronica Certificata (PEC).
Per quanto riguarda i tempi, il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla contestazione immediata della multa o dalla notificazione del verbale.
Cosa succede dopo il ricorso?
Dopo aver ricevuto la documentazione, il Prefetto ha 180 giorni di tempo per valutare il ricorso e decidere se accoglierlo o respingerlo. Nei 180 giorni, la procedura di pagamento della multa e la decurtazione dei punti dalla patente sono sospese.
Nel caso in cui il Prefetto non risponda entro questo termine, il ricorso si considera automaticamente accolto e la multa viene annullata.
Possibile audizione
Il ricorrente ha diritto a essere ascoltato dal Prefetto, ma questo deve essere espressamente richiesto nel ricorso. L’audizione è una fase in cui è possibile illustrare le proprie ragioni direttamente. Se si richiede l’audizione, i termini per la decisione del Prefetto si sospendono fino alla conclusione di questa.
Se il ricorrente non si presenta senza giustificato motivo al colloquio, la procedura riprende normalmente.
Esito del ricorso e successive azioni
Il Prefetto può:
- accogliere il ricorso, annullando la multa e sospendendo eventuali sanzioni accessorie;
- respingerlo, emettendo una ordinanza-ingiunzione di condanna a una sanzione di importo non inferiore al doppio di quella originaria, più le spese di notifica.
Se il ricorso viene respinto, resta comunque la possibilità di impugnare la multa presentando un ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di rigetto.
Consigli utili per un ricorso efficace
Per aumentare le probabilità di successo del ricorso al Prefetto, è opportuno:
- raccogliere tutta la documentazione utile – foto, testimonianze, ricevute o altri elementi che dimostrino l’errore o l’ingiustizia della multa;
- esporre con chiarezza e precisione i motivi del ricorso, evitando giustificazioni vaghe o generiche.
A proposito di multe: quale sanzione si rischia se il veicolo non è coperto da RC Auto?
L’automobilista sorpreso dalle forze dell’ordine a circolare con una vettura senza assicurazione è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra 866 e 3.464 euro, oltre al sequestro del veicolo.
Il veicolo è sequestrato fino a quando l’automobilista paga l'importo della sanzione e stipula un’assicurazione RC per almeno sei mesi. Ricordiamo che mettersi in regola con la copertura è semplice: effettuando una simulazione con CercAssicurazioni.it, si potrà individuare la tariffa RC Auto più economica tra le offerte delle migliori compagnie online.
I prezzi per assicurare l'auto a settembre 2025
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Polizza Auto Linear | 6,45 milioni di € per le persone, 1,3 milioni di € per le cose | da 179,25 € |
