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Revisione straordinaria del veicolo: cos’è e quando deve essere eseguita

La revisione straordinaria è un controllo parziale del veicolo da effettuare presso le officine della Motorizzazione Civile: viene disposta qualora sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti di sicurezza, rumorosità e inquinamento del veicolo o in caso di incidente stradale.

Pubblicato il 02/02/2022
revisione auto in un'officina
Revisione straordinaria del veicolo: tutte le informazioni

La revisione straordinaria, o revisione singola, è disciplinata dall’articolo 80 del Codice della Strada. Si tratta di un’ispezione parziale del veicolo (auto, moto, autocarro) che viene disposta eccezionalmente al di fuori delle normali tempistiche della revisione ordinaria.

In particolare, la revisione straordinaria deve essere effettuata:

  • in caso di incidente stradale, quando il mezzo riporta danni che interessano i dispositivi di sicurezza oppure parti strutturali;
  • quando sorgono dubbi sulla persistenza dei requisiti di sicurezza, rumorosità e inquinamento del veicolo, in seguito a un accertamento su strada.

La revisione straordinaria è ordinata dal Dipartimento per i trasporti terrestri della Motorizzazione Civile su segnalazione delle forze dell’ordine. I controlli riguarderanno solo le componenti segnalate nel provvedimento di revisione.

Revisione straordinaria: a chi rivolgersi e quanto costa

L’ispezione può essere eseguita esclusivamente presso le officine della Motorizzazione. Il proprietario del mezzo dovrà esibire ai tecnici della revisione la dichiarazione dei lavori di riparazione eseguiti a regola d’arte e le copie delle fatture relative all’acquisto delle eventuali parti meccaniche sostituite.

L’importo da pagare per la revisione singola è di 54,95 euro, un ammontare da corrispondere sul conto corrente postale numero 9001.

Revisione ordinaria: quando va fatta

L’operazione di revisione straordinaria non vale come revisione ordinaria: per quest’ultima devono essere sempre rispettati i termini previsti dalla normativa nazionale. Ricordiamo infatti che la revisione ordinaria si effettua entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione del veicolo e successivamente ogni due anni.

I guidatori che circolano con la revisione scaduta rischiano delle sanzioni amministrative particolarmente pesanti. La multa è infatti compresa tra i 169 e i 680 euro, un importo che si raddoppia nel caso in cui l’ispezione sia stata omessa per più di una volta; le disposizioni in materia prevedono inoltre che il mezzo non in regola debba essere sospeso dalla circolazione fino all’avvenuta revisione. L’eventuale utilizzo durante il periodo di blocco porta al fermo amministrativo per 90 giorni, nonché all’applicazione di una multa per il trasgressore che può arrivare fino a 7.767 euro.

Mancata revisione: in caso di incidente si rischia la rivalsa assicurativa

Dunque, la compagnia potrebbe richiedere al proprio assicurato la somma indennizzata nei confronti degli altri soggetti coinvolti nel sinistro. Tuttavia, molte polizze RC Auto prevedono l’opzione della rinuncia alla rivalsa per la revisione scaduta, una condizione che mette al riparo da eventuali ritardi nel compiere l’ispezione del mezzo.

In tema di assicurazione, è bene tenere a mente i vantaggi offerti da CercAssicurazioni.it, il portale che permette di confrontare le polizze RC Auto più convenienti delle varie compagnie online in modo semplice e veloce.

Un esempio? Una automobilista 56enne di Gargazzone (provincia di Bolzano, prima classe di merito da almeno due anni, patente mai sospesa, zero incidenti negli ultimi cinque anni), che richiede un’assicurazione per una Opel Corsa quinta serie (immatricolata nel 2016, alimentazione a benzina/gpl, percorrenza media di dieci mila chilometri l’anno), spende solo 156,00 euro grazie alla compagnia GenialClick, il marchio assicurativo 100% on line di Allianz Direct. Una delle caratteristiche della polizza è che copre anche i danni materiali e diretti provocati a terzi dall'incendio del veicolo (non conseguente alla circolazione), con un limite massimo di 100.000 euro per sinistro.

A cura di: Enrico Campanelli

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