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Rc auto: premi in costante calo, minimo record in agosto
Notizie positive per gli automobilisti: nell’ultimo anno nessuna provincia ha registrato incrementi dei premi delle RC auto. Nel secondo trimestre i prezzi sono in media scesi del 5,9 per cento a 360 euro. La metà degli automobilisti paga meno di 324 euro, il 10 per cento meno di 193 euro.
Mercato assicurativo sempre più abbordabile per gli automobilisti italiani: i prezzi per l'RCauto sono infatti in costante discesa. Questa tendenza virtuosa, secondo gli esperti, riflette principalmente due cose: la maggiore concorrenza tra le compagnie e la ‘nuova’ strumentazione di bordo (i famosi ADAS, Advanced Driver Assistance Systems) che aiuta nella guida riducendo i rischi per il guidatore.
Il trend non è solo di lungo periodo ma è generalizzato nel Paese, al punto che l’IVASS rileva che nell’ultimo anno in nessuna provincia ci sono stati aumenti. Quello che sorprende è che le riduzioni più ampie sono concentrate nel Centro-Sud, area che finora ha presentato i premi più elevati.
Tendenza in atto da 12 mesi
Un quadro che trova conferma anche nel più recente Osservatorio Assicurativo Auto e Moto di Segugio.it, secondo cui il premio RC lordo registrato lo scorso agosto nel comparto auto ha aggiornato il nuovo minimo storico spostandosi a 352 euro, in ribasso dell’1,5% congiunturale e di ben il 15,8% su base tendenziale.
Questi movimenti, che prescindono dagli effetti che ha avuto la pandemia sulla circolazione dei veicoli, confermano il costante rientro – ormai in atto da 12 mesi - dei prezzi richiesti per la copertura assicurativa. Intanto l’IVASS certifica che il prezzo medio della polizza RC auto nel secondo trimestre è sceso a 360 euro, del 5,9% annuo e del 26,3% rispetto al secondo trimestre 2014.
I più virtuosi pagano meno di 193 euro
Nel dettaglio, per un'assicurazione auto il 50% degli automobilisti paga meno di 324 euro e il 10% di loro paga meno di 193 euro. I cali maggiori hanno interessato le regioni centrali e meridionali, con in testa le provincie di Crotone (-9,3%), Roma (-8,4%), Palermo (-8,3%), Vibo Valentia (-8,2%), Catania e Prato (-8,1%).
Significativi anche gli assestamenti registrati a Milano (-7,4%), Lodi e Monza e Brianza (-7,3%), Bologna e Rimini (-7%). Per contro, le riduzioni più contenute si sono viste a Caserta (-2,3%), Imperia (-2,4%) e Isernia (-3%). Nel secondo trimestre il differenziale di premio tra Napoli e Aosta, storicamente le provincie più e meno costose, si è ulteriormente ridotto, del 2,6% a 211 euro (-42,2% dal 2014).
Rallenta la penetrazione della black box
L’analisi dei veicoli dotati di black box, che permette una riduzione del premio, evidenzia un ‘passo’ indietro. In effetti, rileva l’Autority, solo il 20,8% delle polizze auto stipulate tra aprile e giugno prevede una riduzione del premio legata alla scatola nera, in calo dell’1,2% rispetto allo scorso anno.
La maggiore diffusione è riscontrata nelle province dove le polizze sono più onerose rispetto alla media di mercato. Questo aspetto, secondo l’analisi dell’IVASS, potrebbe indicare una maggiore propensione degli automobilisti delle province più costose a sottoscrivere polizze che includano la black box al fine di beneficiare degli effetti positivi sul prezzo.
Considerato che è in calo in circa due terzi delle province italiane, il tasso di penetrazione della scatola nera risulta eterogeneo tra le province: il valore più elevato si registra a Caserta (65,9%) e quello più basso a Bolzano (4,1%).