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Passaggio di proprietà moto: come farlo e quanto costa
Chi si appresta ad acquistare una moto usata deve provvedere ad effettuare il passaggio di proprietà. L’operazione deve essere effettuata entro 60 giorni dall’acquisto: la procedura da seguire e la spesa da sostenere cambiano a seconda che si tratti di un motociclo o un ciclomotore.
L’acquisto di una moto usata (e in generale di qualsiasi veicolo a motore) è subordinato alla conclusione del passaggio di proprietà, una procedura che consente di trasferire la titolarità del mezzo dal venditore al compratore.
La procedura da seguire per le due ruote è differente a seconda che il trapasso riguardi un motociclo (moto e scooter di cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici) o un ciclomotore (cilindrata inferiore ai 50 centimetri cubici): vediamo le differenze.
Passaggio di proprietà motociclo
Per effettuare il passaggio si possono seguire due diverse strade: la prima, più rapida e costosa, prevede di rivolgersi ad un’agenzia di pratiche auto o a una delegazione/agenzia ACI, la seconda, più economica, presso gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o la Motorizzazione Civile.
La richiesta di passaggio deve essere presentata dall’acquirente. Sono necessari i seguenti documenti:
- atto di vendita (una dichiarazione unilaterale con firma autenticata del venditore);
- fotocopia del libretto di circolazione e certificato di proprietà (cdp) del mezzo (oppure il solo Documento Unico di Circolazione);
- fotocopia del documento di identità (o riconoscimento) e del codice fiscale di acquirente e venditore.
Entro 60 giorni dall’autentica sarà necessario registrare il passaggio. L’ufficio scelto tratterrà il vecchio certificato di proprietà e ne emetterà uno nuovo a nome del nuovo proprietario.
La spesa per il trapasso di un motociclo, per chi si rivolge al PRA, è di circa 101 euro e comprende:
- 32 euro per l’imposta di bollo e trascrizione al PRA;
- 16 euro di imposta di bollo per l’aggiornamento del libretto di circolazione;
- 10,20 euro per diritti DTT (Dipartimento Trasporti Terrestri);
- 16 euro di marca da bollo per l’autentica della firma;
- 27 euro per emolumenti ACI.
Queste somme devono essere versate direttamente allo sportello dell'ufficio. Coloro che invece optano per una agenzia di pratiche auto o una delegazione ACI devono sommare a questi importi circa 80-100 euro (richiesti dallo stesso intermediario).
Passaggio di proprietà ciclomotori
Per trasferire la proprietà, il venditore e l’acquirente devono recarsi presso un’agenzia di pratiche auto oppure negli uffici territoriali della Motorizzazione Civile.
Il venditore deve presentare il certificato di circolazione del ciclomotore, mentre l’acquirente il modulo TT2118 (scaricabile dal Portale dell’Automobilista): in questo modo, si potrà realizzare la sospensione del ciclomotore per successivo passaggio di proprietà. Entrambi devono avere una copia di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale.
Le vecchie targhe restano di proprietà del venditore, mentre l’acquirente dovrà presentare domanda per il rilascio di una nuova targa.
Il costo del passaggio alla Motorizzazione Civile è di circa 56 euro, così suddivisi:
- 32 euro da versare sul bollettino postale 4028;
- 10,20 euro da pagare sul bollettino postale 9001;
- 13,58 euro da corrispondere tramite il bollettino 121012 (solo nel caso in cui l'acquirente non disponga di una propria targa).
In un’agenzia di pratiche auto è necessario aggiungere a questi importi le commissioni per il servizio.
Dopo l’acquisto è necessaria l’assicurazione
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Un esempio? la tariffa con l’importo più basso (aggiornata ai primi giorni di febbraio) per un’assicurata 33enne di Trieste (impiegata e single in prima classe di merito, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, percorrenza media di 10.000 chilometri all’anno), che desidera stipulare una polizza per una Yamaha TT 350 (immatricolata nel 1998), è quella proposta da Linear.
La compagnia consente di pagare una rata annuale di 137,76 euro per un contratto con formula di guida libera; il massimale è pari a 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose. L'assicurazione rinuncia ad esercitare il diritto di rivalsa se al momento del sinistro il motociclista guida con patente scaduta, purché il documento successivamente rinnovato abiliti alla guida del veicolo indicato in polizza.