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Micromobilità: i monopattini entrano in azienda

Monopattini, scooter, bici elettriche hanno iniziato a far parte della mobilità aziendale, in un mercato che guarda con sempre più interesse alla micromobilità. Il 10 per cento delle imprese italiane già ne fa uso e, secondo una ricerca, questa percentuale è destinata a salire.

Pubblicato il 21/07/2021
ragazza su un monopattino in città
Le aziende hanno iniziato a interessarsi alla micromobilità

La micro-mobilità, composta da monopattini, scooter, biciclette, comincia a far parte anche degli scenari di mobilità aziendale, nonostante l’approccio dei fleet e mobility manager verso questi mezzi sia ancora cauto, per l’assenza di una regolamentazione più stringente che garantisca una circolazione in maggiore sicurezza sulle strade.

Tuttavia, come emerge dalla nuova ricerca di Top Thousand, “La micro-mobilità entra in azienda?”, la strada è tracciata: le imprese mostrano un crescente interesse per questa novità, così come i loro dipendenti e i privati cittadini.

Il 10% delle aziende già nella micro-mobilità sostenibile

Secondo lo studio, appena il 10% delle aziende interpellate ha già adottato soluzioni di micro-mobilità (bici/e-bike, monopattini, microcar, scooter/e-scooter): una quota ancora bassa, ma bisogna rilevare che la percentuale sale se si considera solo la parte di campione che opera ed effettua spostamenti nei centri cittadini.

Quasi il 25% dei gestori di flotte, inoltre, si dice possibilista riguardo all’introduzione di questi mezzi nel proprio parco e il 15% di coloro che non hanno ancora sposato la micro-mobilità dichiara apertamente l’intenzione di voler adottare queste eco-soluzioni.

Tra le imprese che hanno già cominciato ad adottare la micro-mobilità, bici elettriche e scooter sono i mezzi che hanno privilegiato (entrambi raggiungono una quota del 25%). Seguono le biciclette tradizionali e i monopattini (rispettivamente al 18% e 17%), più esigua la quota di scooter elettrici e microcar (8% e 7%). La predilezione dei fleet manager per le e-bike e per gli scooter, stando alla ricerca, trova ragione nel fatto che questi mezzi consentono di coprire agilmente tragitti più lunghi, per altro adattandosi perfettamente anche al percorso casa-lavoro.

Le bici elettriche sono anche il mezzo cui le aziende guardano con più favore per il futuro: il 33% di quanti intendono introdurre la micro-mobilità nei prossimi mesi si dice pronto a sceglierle per i dipendenti. In ordine di preferenza, seguono monopattini (25% intende inserirli nel parco aziendale), e-scooter e microcar (entrambe al 13%), infine bici e scooter (8%).

Il dato sulle biciclette riflette il boom registrato a livello nazionale: con la pandemia le due ruote hanno visto impennare la loro popolarità e nel 2020 hanno superato i due milioni di unità vendute.

L’acquisto è la modalità preferita

L’acquisto resta la modalità preferita dalle aziende per entrare in possesso di questi mezzi, seguita da noleggio e dallo sharing. Lo scenario è comunque molto fluido: stanno aumentando, infatti, le soluzioni di micro-mobilità offerte dai noleggiatori, spesso integrate col noleggio dell’auto.

Anche gli operatori di sharing mobility possono proporre convenzioni alle aziende, con tariffe agevolate per i dipendenti e una fatturazione semplificata (come già accade per i servizi legati all’auto condivisa). Oggi sono soprattutto gli impiegati ad utilizzare soluzioni di micro-mobilità (80% del totale), ma anche i dirigenti cominciano a servirsene.

Manca una regolamentazione che renda sicura la circolazione

La pandemia, ha osservato Gianfranco Martorelli, presidente di Top Thousand, ha accelerato anche i cambiamenti nel modo di spostarsi per esigenze di business. Le nuove generazioni, che hanno una crescente attenzione alla sostenibilità, potranno fare da traino alla loro maggiore diffusione, anche se non esistono pregiudizi nei confronti di questi mezzi legati all’età.

Tuttavia, persistono alcuni dubbi sul fronte della sicurezza e della regolamentazione normativa. L’auspicio di Martorelli è che limiti di velocità più rigidi, obbligo di casco e assicurazione (già necessaria per i monopattini in sharing) siano presto contemplati dal Codice della Strada.

In Parlamento si discute della RC per i monopattini

A questo proposito, in Parlamento è già in discussione un disegno di legge per la micro-mobility: per i monopattini elettrici non solo prevede una copertura assicurativa RC (come quella per le auto) che tuteli conducente e persone terze, ma anche l’obbligo di indossare il casco e il giubbotto o bretelle retroriflettenti. Si discute anche di norme più rigide da adottare per la ‘sosta selvaggia’ dei monopattini, così come di multe per chi li guida sotto l’effetto di alcol o droghe.

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A cura di: Fernando Mancini
Esperto di prodotti finanziari
Esperienza più che trentennale maturata presso l’agenzia di stampa Radiocor e collaborazioni continuative con Il Sole 24 Ore e Radio 24. Esperto di Finanza e prodotti assicurativi, collabora con Gruppo MutuiOnline e CercAssicurazioni.it.

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