- Altri marchi del Gruppo:
- MutuiOnline.it
- PrestitiOnline.it
- Segugio.it
Il mercato dell'auto ancora in retromarcia
Il mercato dell'auto stenta a decollare nel 2021. A febbraio le immatricolazioni di auto sono state 142.998 rispetto alle 163.124 di febbraio 2020 quando ancora non si sentivano gli effetti della pandemia. Il primo bimestre del 2021 si chiude con un calo del 13,1 per cento a 277.145 unità.
Anche a febbraio le immatricolazioni delle auto risultano in calo. Dopo il crollo del 14% registrato a gennaio, anche nel secondo mese del 2021 il mercato dell’auto presenta una contrazione (12,3%). A febbraio le immatricolazioni di auto sono state 142.998 rispetto alle 163.124 di febbraio 2020 quando ancora non si sentivano gli effetti della pandemia. Il primo bimestre del 2021 si chiude con un calo del 13,1% a 277.145 unità.
Incentivi in esaurimento, c’è l’appello
Il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell’automotive, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti”, avverte Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.
Il sodalizio rivolge un appello al Governo affinché, in base ai dati sconfortanti del settore, possa rinnovare quanto prima possibile il sistema degli incentivi. Dallo studio dell’Unrae risulta che gli incentivi hanno anche avuto un effetto positivo sul fronte ambientale: l’incentivazione governativa dei mesi estivi è stata usata per il 60% per l’acquisto di auto ‘verdi’ ed Euro 6 a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquinanti.
E se da un lato si ‘festeggia’ per i benefici di natura ambientale, dall’altra ci si rattrista per l’economia del Paese. “I dati elaborati dall’UNRAE sull’andamento del mercato - afferma Michele Crisci - indicano nel 2020 una perdita di fatturato per il settore pari a 10 miliardi di euro, che per le casse dello Stato si traduce in mancate entrate in termini di IVA per 1,8 miliardi; una cifra rilevante alla quale, nell’ipotesi pessimistica di una ulteriore depressione del mercato dell’auto, si rischia di aggiungere anche la chiusura di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro con i relativi danni economici e sociali”.
Dall’analisi della struttura del mercato, effettuata dall’Associazione, emerge anche una flessione generalizzata tra gli utilizzatori. Risparmiati solo i privati che, grazie pure gli incentivi governativi, chiudono il mese di febbraio con un +11,4%. A presentare il segno meno e un calo pesante del 35,5% sono le auto-immatricolazioni che scendono al 9,4%. Giù pure il noleggio a breve termine che presenta un crollo del 75,1% e perde oltre 10 punti.
Calo più lieve per il noleggio a lungo termine che perde solo qualche decimale (-16,7%), mentre le Captive presentano una contrazione del 27,2%. Leggera flessione, infine, per le società e gli enti che chiudono il mese di febbraio con un -2,6%.
Le auto ibride sorpassano il diesel
Le automobili ibride scalano la classifica delle motorizzazioni preferite e sorpassano il diesel, aggiudicandosi il secondo posto. La flessione dei motori tradizionali va avanti: benzina -35,8% con una quota che scende al 32,8% e diesel - 37,1% al 25% del totale.
Non va meglio per il Gpl che scende del 15,3%. Scendono di volume pure le immatricolazioni a metano. Crescita a tripla cifra, invece, per le vetture plug-in grazie anche al contributo del noleggio. Ascesa rapida pure per le auto elettriche che salgono al 2,4% di share mentre nello stesso mese dello scorso anno la percentuale era pari all’1,5%.
Perdite più contenute per le city car e le utilitarie. E mentre qualsiasi carrozzeria presenta una flessione, solo quelle sportive mettono a segno un incremento. I cali più lievi riguardano i crossover e i fuoristrada.
Crescita a doppia cifra al Sud
Dallo studio dell’Unrae emerge che a febbraio il Nord Est perde 1/3 delle immatricolazioni, allineandosi così al Nord Ovest. Crescita a doppia cifra invece per il Sud e le isole, rispettivamente all’11,5% e 5,6% del totale. Bene pure il Centro Italia che sale al 23% di quota.
Le emissioni medie di CO2 in febbraio perdono il 7,7%, scendendo a 125,8 g/km dai 136,2 di un anno fa. Nel bimestre – fa sapere l’Associazione - le emissioni si attestano a 127,2 g/km, in calo del 7,1%. L’analisi dell’Unrae si conclude con uno sguardo rivolto al mercato dell’usato che evidenzia un andamento in linea con quello nuovo: a febbraio si evidenzia una flessione del 10% a 303.046 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture rispetto ai 336.634 del febbraio 2020.