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Codice della Strada: novità dal DL Infrastrutture
Il nuovo Decreto Infrastrutture 2021 modifica alcune norme del Codice della Strada. Tra le novità, la possibilità per i Comuni di istituire parcheggi rosa, dedicati alle donne in gravidanza, e parcheggi riservati ai disabili. Cambia anche la disciplina sull'uso della targa di prova.
La fine dell’estate ha portato la riforma del Codice della Strada (CdS), un provvedimento contenuto nel Decreto Legge Infrastrutture approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri. Il DL, che introduce modifiche importanti per gli automobilisti, è entrato in vigore l’11 settembre 2021, il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: si attende attualmente la sua conversione in legge, prevista entro 60 giorni dalla pubblicazione.
Novità per i parcheggi
I Comuni potranno decidere di destinare apposite aree alla sosta dei veicoli di proprietà delle donne in gravidanza o con bambini di età inferiore ai due anni (anche chiamati “parcheggi rosa”), prevedendo una sanzione da 165 a 660 euro per i proprietari dei veicoli che ne usufruiranno senza averne diritto (da 80 a 328 euro per i possessori di motoveicoli).
L’esecutivo locale avrà anche la facoltà di riservare, se lo dovesse ritenere necessario, parcheggi ad hoc per i veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità. Anche in questo caso, sono previste multe pesanti per i trasgressori: chi dovesse essere sorpreso a lasciare il proprio mezzo in un’area riservata alle persone con disabilità dovrà pagare un importo che va da 168 a 672 euro. Un’altra novità è che le persone con disabilità potranno parcheggiare gratuitamente all’interno delle strisce blu se lo stallo riservato risulti occupato.
Targa prova: cosa cambia?
Il Decreto Infrastrutture ha stabilito l’uso della targa prova anche sui veicoli già immatricolati. In particolare, il testo del DL riporta che “l'autorizzazione alla circolazione prova può essere utilizzata per la circolazione su strada dei veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione”, “qualora detti veicoli circolino su strada per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”. Resta però l’obbligo da parte del proprietario del mezzo di sottoscrivere la polizza RC Auto.
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Le altre novità
Cresce la lunghezza massima degli autoarticolati che viaggiano sulle strade italiane. Il DL Infrastrutture ha modificato l’articolo 61 comma 2, liberalizzando la circolazione dei complessi veicolari con lunghezza complessiva fino a 18 metri (contro i 16,6 metri attualmente in vigore). La decisione di autorizzare l’aumento della lunghezza massima degli autoarticolati arriva dopo undici anni di sperimentazione.
È stato anche aggiunto un comma 2 bis che modifica la lunghezza dei veicoli per il trasporto pubblico: "gli autosnodati e i filosnodati”, riporta il nuovo comma, “destinati a sistemi di trasporto rapido di massa possono raggiungere la lunghezza massima di 24 metri su itinerari in corsia riservata autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”.
Il Decreto non modifica solo il Codice della Strada. Sono contenuti infatti interventi per il trasporto pubblico locale: nel dettaglio, le Regioni potranno utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi; inoltre, i fondi serviranno a incrementare il controllo delle norme di sicurezza a cui i passeggeri del trasporto pubblico devono attenersi, quali indossare i dispositivi di protezione e rispettare il distanziamento.