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Cinture di sicurezza: non le usa un automobilista su tre

L’ultima indagine sull’uso della cintura di sicurezza parla chiaro: da un campione di sei mila utenti emerge che più del 28% dei conducenti non le allaccia. La percentuale si alza al 31,87% se riferita al passeggero anteriore e all’80,12% per i passeggeri posteriori.

Pubblicato il 09/12/2021
giovane in abito scuro allaccia la cintura di sicurezza
Uso delle cinture di sicurezza in Italia

Sono ancora tanti in Italia gli automobilisti che non usano le cinture di sicurezza. La conferma arriva da un’indagine dell’Osservatorio Stili di Guida Utenti, che ha esaminato i comportamenti di guida lungo tre diverse tipologie di strade e autostrade gestite dall’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade).

Su un campione di 6.000 utenti, è emerso che il 28,38% dei conducenti non allaccia le cinture, una percentuale che sale al 31,87% se riferita al passeggero anteriore e addirittura all’80,12% per il passeggero posteriore.

Si tratta di dati preoccupanti e soprattutto molto lontani dalla media registrata negli altri Stati dell’Unione Europea, dove nove guidatori su dieci (il 90%) indossa le cinture anteriori e ben il 71% dei passeggeri quelle posteriori. I comportamenti scorretti degli automobilisti italiani riguardano anche i dispositivi di ritenuta per bambini, che non sono utilizzati dal 49,47% del campione.

Gli altri dati dell’indagine

La ricerca fornisce informazioni su ulteriori trasgressioni commesse da chi è al volante. La poca disciplina riguarda anche l’uso degli indicatori di direzione, con il 55,63% degli italiani che non li accende per la manovra di sorpasso, mentre poco più di un automobilista su dieci (il 12,41%) utilizza in modo improprio lo smartphone alla guida.

Cinture di sicurezza: perché sono importanti?

Le cinture di sicurezza sono obbligatorie e devono essere presenti anche sui veicoli storici. L’uso è stato inizialmente imposto solo per conducente e passeggero anteriore, mentre dal 2006 l’obbligo è stato esteso anche ai passeggeri posteriori e di tutti gli autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di cose.

In caso di incidente, riducono il rischio che guidatore e passeggeri urtino all’interno del mezzo o vengano scaraventati fuori al momento dell’urto: ricordiamo che il corpo, se non trattenuto adeguatamente, continuerebbe a muoversi per inerzia e a impattare contro il volante, il cruscotto o il parabrezza del veicolo, provocando così lesioni di grave entità.

Multe salate per chi non usa la cintura

L’articolo 172 del Codice della Strada punisce chi non indossa le cinture di sicurezza con una sanzione amministrativa compresa tra gli 81 e i 326 euro. Per il guidatore è prevista anche una decurtazione di cinque punti dalla patente: entrambe le sanzioni si applicano al conducente anche qualora il mancato uso della cintura riguardasse un minore a lui affidato.

Per quanto riguarda invece i passeggeri anteriori o posteriori maggiorenni, rispondono in proprio per il mancato utilizzo della cintura, ricevendo in caso di violazione una multa dell’importo visto sopra, ma senza alcuna decurtazione di punti dalla licenza di guida.

Tuttavia, il comma 8 dello stesso articolo stabilisce delle categorie per cui non sussiste l’obbligo delle cinture anteriori e posteriori.

In particolare, sono esenti dall’utilizzo:

  • gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati che effettuano scorte;
  • gli appartenenti alle forze dell’ordine e al servizio antincendio e sanitario;
  • i conducenti dei veicoli con allestimenti specifici per la raccolta e per il trasporto di rifiuti;
  • gli istruttori di guida;
  • le persone affette da patologie particolari e le donne incinta, sulla base della certificazione rilasciata dallo specialista curante.

Cinture di sicurezza: i problemi in caso di incidente

La compagnia assicurativa potrebbe ridurre il risarcimento del danno fisico patito dal passeggero che non indossava la cintura di sicurezza al momento dell’impatto. La riduzione sarà però attuata solo se l'impresa dimostra che l’uso della cintura avrebbe diminuito o impedito il danno.

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A cura di: Enrico Campanelli
Esperto di assicurazioni
Web Content Writer laureato in Economia e Commercio. Dopo un'esperienza nel mondo delle assicurazioni, si dedica alla scrittura per blog e portali di settore. Appassionato di motori, si specializza nell'analisi del comparto assicurativo auto.

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