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Bollo auto: c’è l’esenzione per i portatori di handicap
I disabili che usufruiscono dei benefici della Legge 104 possono non pagare il bollo. La domanda di esenzione può essere presentata all’Automobile Club Italia, all’Ufficio tributi della propria Regione o all’Agenzia delle Entrate, entro 90 giorni dalla scadenza del pagamento dell’imposta.
Il possesso di una vettura prevede una serie di obblighi per gli automobilisti, tra cui il versamento annuale del bollo.
Si tratta di una imposta di competenza regionale, da sostenere indipendentemente dal fatto che l’auto circoli o meno su strada, la cui entità dipende dalla potenza e classe di emissione dello stesso veicolo.
Tra le categorie di soggetti che possono astenersi dal corrisponderla ci sono le persone affette da handicap, che usufruiscono dei benefici della Legge 104.
Nel dettaglio, i casi di esenzione riguardano le seguenti categorie di persone:
- non vedenti o sorde;
- con handicap psichico;
- con gravi limitazioni a deambulare o con ridotte capacità motorie;
- affette da amputazioni.
Inoltre, possono benenficiare dell’agevolazione anche i familiari del disabile, ma solo se quest’ultimo è a loro carico o dispone di un reddito non superiore ai 2.840,51 euro.
Quali auto rientrano nell’agevolazione?
Sono ammessi all’esenzione i veicoli a benzina con cilindrata inferiore ai 2.000 centimetri cubici, a gasolio con cilindrata inferiore ai 2.800 centimetri cubici ed elettrici con potenza non superiore a 150 kW (204 cavalli).
È possibile ottenere l’agevolazione anche per un secondo veicolo, ma a condizione che il primo venga contestualmente venduto o rottamato.
A chi richiedere l’esenzione?
La domanda potrà essere presentata all’Automobile Club Italia (in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Province autonome di Bolzano e Trento, Puglia e Valle D’Aosta), all’Ufficio tributi della propria Regione oppure all’Agenzia delle Entrate.
L'interessato potrà scaricare online il modulo della domanda e inoltrarla a uno dei tre Enti insieme ai seguenti documenti:
- copia del libretto di circolazione (da cui risultino eventualmente i necessari dispositivi di guida applicati al veicolo);
- copia della certificazione rilasciata da una Commissione Medica Pubblica che attesta la patologia;
- copia della patente di guida speciale se l’intestatario è anche il guidatore (non è richiesta per i veicoli adattati solo nella carrozzeria);
- per i familiari, copia di un atto accertante che la persona disabile sia a carico dell’intestatario del veicolo.
Il termine perentorio entro il quale presentare la domanda è di 90 giorni dalla scadenza del pagamento dell’imposta.
Una volta riconosciuta l'esenzione, resta valida anche per gli anni successivi. Tuttavia, l'utente disabile ha l’obbligo di informare l'Ente di eventuali variazioni che possono far cadere l'agevozione, come ad esempio la vendita dell’auto oppure il miglioramento della condizione di disabilità.
Portatori di handicap: nessuna agevolazione ufficiale per risparmiare sull’assicurazione
Eventuali privilegi sono invece a discrezione delle singole compagnie. A questo proposito ricordiamo che CercAssicurazioni.it è il portale che individua l'assicurazione auto più conveniente per te tra quelle delle varie compagnie partner.
Un esempio? Ipotizziamo di voler stipulare un contratto per una Jeep Renegade (alimentazione a gasolio, immatricolata nel 2016), di proprietà di un assicurato 45enne (impiegato, coniugato, prima classe di merito da almeno 2 anni, guidatore unico, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 15.000 chilometri) residente a Castiglione d’Orcia – provincia di Siena.
La tariffa più bassa, aggiornata al mese di ottobre, arriva dal preventivo Quixa, che propone una polizza con formula di guida esperta (ammette solo conducenti di età superiore ai 22 anni) a 228,00 euro per i dodici mesi mesi di contratto; il massimale offerto copre fino a 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e fino a 1,3 milioni di euro per quelli alle cose.