Altri marchi del Gruppo:
MutuiOnline.it
PrestitiOnline.it
Segugio.it
logo cercassicurazioni.it
Chiama gratis Assistenza Gratuita800 999 565

Auto: il 2022 sarà un altro anno di sofferenza

Il mercato automobilistico italiano, che nel 2021 ha accusato un calo delle vendite del 23,8 per cento sul 2019, continuerà a soffrire nel 2022. A pesare saranno la pandemia, la debolezza economica, la crisi dei chip e i dubbi degli automobilisti sulla transizione energetica.

Pubblicato il 07/01/2022
concessionario auto
Crisi della vendita delle auto prevista anche per il 2022

Il ricambio del mercato dell’auto italiano continua a rimanere in folle e, ancora zavorrato dalla crisi innescata dalla pandemia, non dovrebbe ingranare alcuna marcia nemmeno nel 2022. Per un suo rilancio servono strategie di lungo respiro che contemplino un piano di incentivi triennale e, soprattutto, una ‘mappa’ per quanto riguarda la transizione all’elettrico il più possibile dettagliata, che definisca con chiarezza chi dovrà sostenerne i costi e come compensare il previsto impatto negativo sull'occupazione e la produzione industriale. Senza queste misure, secondo la società specializzata Promotor, il 2022 si preannuncia come il terzo anno di sofferenza per il mercato automobilistico.

Attesi solo 1,5 milioni di nuove immatricolazioni

Nel 2021 le vendite di auto hanno raggiunto appena 1,46 milioni, in calo del 23,8% sul 2019 (ultimo anno al netto della pandemia) e solo con un rimbalzo poco più che modesto (5,7%) rispetto a quanto registrato nel 2020.

Nel 2022 il trend non dovrebbe migliorare di molto, con gli esperti del Centro Studi Promotor (CSP) che stimano solo 1,5 milioni di nuove vetture immatricolate. La conseguenza, ha affermato Gian Primo Quagliano, presidente del CSP, sarà un parco circolante sempre più vecchio e meno sicuro. Le prospettive non sono inoltre incoraggianti, tenuto conto che nel 2022 la crisi dei chip, i problemi delle case produttrici nella transizione e il Covid condizioneranno pesantemente la ripresa.

Confronta le RC auto e risparmia Fai subito un preventivo

Parco circolante sempre più vecchio e meno sicuro

Il livello di registrazioni previsto per il 2022 è assolutamente depresso e del tutto inadeguato a soddisfare la normale domanda di sostituzione del parco circolante, che è già tra i più vecchi d’Europa con tutto quello che ne consegue in termini di inquinamento e di sicurezza stradale.

Per tutti questi motivi gli automobilisti italiani sono impegnati sempre di più nel cercare la massima copertura mediando sui premi chiesti dalle polizze RC auto. Un aiuto in questo senso arriva certamente dai servizi offerti da CercaAssicurazioni.it, sito dove l’automobilista può fare un preventivo personalizzato gratuitamente e scegliere tra le assicurazioni più convenienti.

I motivi della crisi delle vendite

Secondo Promotor, le cause del basso volume di vendite previsto per quest'anno sono in parte le stesse che hanno inciso sul 2021: il Covid, la debolezza dell’economia (anche se in recupero), l’insufficiente sostegno alla domanda degli incentivi e la crisi dei chip.

Per il 2022 non sono al momento previste agevolazioni, ma l’atteso ulteriore miglioramento del quadro economico dovrebbe compensare gli effetti positivi sulla domanda generati lo scorso anno dagli incentivi del Governo. La situazione del mercato resta comunque critica, nel triennio 2020-2022 verranno immatricolate 4.341.646 auto. Per evitare un ulteriore invecchiamento del parco circolante sarebbe necessario immatricolarne 6 milioni.

Le mosse per il rilancio

Il CSP, per far ripartire il mercato dell’auto, ha proposto che il Governo vari subito un piano triennale per l’acquisto di nuove auto euro ‘6d’ con rottamazione di un’auto di oltre 10 anni d’età e per l’acquisto, con o senza rottamazione, di auto elettriche o a basso impatto.

In linea con quanto deciso da altri Paesi europei, dopo la messa al bando delle auto a combustione interna dal 2035, Governo e Parlamento italiano dovrebbero varare subito un piano organico per la transizione all’elettrico che sia immediatamente operativo, oltre che per gli incentivi agli acquisti di vetture, elettriche e non, anche per varare sostegni per lo sviluppo della rete di ricarica e per la corretta informazione degli utenti.

A cura di: Fernando Mancini

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 4 su 5 (basata su 1 voto)