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Bonus patente e proroghe Covid: attenzione alle date
Il bonus patente è solo una delle misure pensate per inaugurare il 2022. Non è ancora chiara la modalità di richiesta, ma sappiamo che solo gli under 35 che abbiano acquisito la patente e l'abilitazione al trasporto merci e che sono in possesso di regolare contratto potranno accedervi.
Il prolungamento dello stato di emergenza fino a marzo 2022 ha comportato diversi slittamenti. Il Decreto Infrastrutture pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine del 2021 riserva, infatti, grandi novità e ulteriori proroghe in materia di automotive, primo tra tutti il bonus patente: chiunque di età inferiore ai 35 anni debba conseguire la patente e l’abilitazione alla guida professionale (CQC) al fine di lavorare come autotrasportatore, infatti, può godere di un apposito rimborso spese del valore massimo di 1000 euro.
Il bonus patente è stato studiato per incentivare i giovani a conseguire la patente e l’abilitazione necessaria per il trasporto merci e, dunque, ha come obiettivo incentivare il loro inserimento nel mercato del lavoro e in particolare in un settore sofferente come quello degli autisti di mezzi pesanti. Un rimborso spese che, nella misura massima del 50% e di 1000 euro, andrà a coprire il costo sostenuto dai richiedenti per il conseguimento dell’abilitazione.
Tale bonus spetta a tutti i cittadini, anche a chi usufruisce del reddito di cittadinanza o di altri ammortizzatori sociali, a condizione che il richiedente dimostri di aver stipulato un regolare contratto lavorativo di almeno sei mesi entro tre mesi dal conseguimento della patente. La sua valenza è iniziata il 1 gennaio 2022 e si estende sino al 30 giugno 2022. Entro fine mese saranno pubblicate tutte le informazioni circa la modalità di presentazione della domanda che potrà essere fatta, per l’appunto, entro il 30 giugno di quest’anno. Bisognerà, quindi, attendere la pubblicazione del Decreto del Ministro delle Infrastrutture per avere maggiori delucidazioni a riguardo.
Nel frattempo, rimangono comunque in vigore i termini per rinnovare la patente dati dal prolungamento dello stato di emergenza da Coronavirus. Dunque, i documenti di guida scaduti tra il 31 gennaio 2020 e il 31 maggio 2021 saranno validi sino al 31 marzo 2022; le patenti scadute tra l’1 e il 30 giugno 2021 saranno valide per altri 10 mesi e quelle scadute tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021 saranno valide anch’esse sino al 31 marzo 2022.
Anche i fogli rosa scaduti tra il 21 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 vedono un prolungamento della loro validità sino al 31 marzo 2022.
Perché è importante ricordare queste scadenze?
Ricordarsi di rinnovare il documento di guida è fondamentale per la circolazione. Se, infatti, la propria patente è scaduta non si può guidare alcun veicolo sino al suo rinnovo. Il trasgressore colto in flagrante dalle forze dell'ordine rischia, infatti, una multa che va dai 160 ai 644 euro nonché il ritiro della patente scaduta. Saranno concessi 10 giorni al guidatore per rinnovare la patente prima di recarsi presso il comando di polizia e riavere il documento.
In caso di sinistro con patente scaduta, poi, la compagnia assicurativa potrebbe esercitare il diritto di rivalsa, comportando per l’assicurato il rimborso alla società della cifra liquidata per il risarcimento del danno. Solo la rinuncia di rivalsa può impedire tale avvenimento, a patto che questa sia espressamente descritta nel contratto RC stipulato.
Altre proroghe
Il Ministro dei Trasporti a fine 2021 ha decretato anche lo slittamento delle date per la revisione, che ricordiamo essere anch’essa obbligatoria e indispensabile per la circolazione di qualsiasi mezzo. Le scadenze più lunghe, dunque, non riguardano solo patente e foglio rosa, ma anche la revisione della propria auto o moto. Le scadenze sovra indicate valgono per circolare in Italia, se invece bisogna avventurarsi su strade estere bisogna prestare attenzione alle norme varate a livello europeo ed extra-europeo. Ad esempio, l’Unione Europea (e dunque anche l’Italia) concede 10 mesi extra per rinnovare le revisioni scadute tra l’1 ottobre 2020 e il 30 giugno 2021, ma non sempre quanto decretato nel nostro Paese coincide con le indicazioni degli altri Stati.