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Adas: con la tecnologia auto più sicure

Entro il 2030, secondo una ricerca, il 54% del parco circolante di auto sarà dotato di sistemi avanzati di assistenza. Ma già oggi molte vetture ne sono dotate, come i sensori di parcheggio, la frenata automatica di emergenza, i dispositivi di avviso di cambio corsia, controllo della velocità.

Pubblicato il 04/05/2021
donna al volante di una automobile e con le chiavi in mano
La tecnologia a supporto di auto sempre più sicure

La tecnologia ha ingranato la quarta nel mercato automobilistico e non solo in tema di sostenibilità ambientale ma anche, e soprattutto, in termini di sicurezza e affidabilità: entro il 2030 il 54% del parco circolante di auto in Europa sarà dotato di Adas, acronimo inglese (Advanced Driver Assistance System) che traduce ‘sistemi avanzati per l’assistenza alla guida’.

Ci sarà quindi un’accelerazione superiore al previsto dell’high tech nei veicoli che guideremo, se si considera che questa previsione moltiplica per ben quattro volte quella indicata dagli esperti appena a fine 2019 (14%) e, in particolare, è nettamente superiore anche alla quota stimata per il 2025 (34%).

Sempre più modelli con sistemi high tech

Tale scenario, che scaturisce da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di dati Boston Consulting Group, evidenzia come l’industria automobilistica sia più propensa all’adozione dei sistemi Adas, nella consapevolezza che diventeranno una componente sempre più diffusa e fondamentale per rendere più sicura la circolazione stradale nel complesso, tutelando la salute degli automobilisti, dei passeggeri e dei pedoni.

L’offerta è quindi destinata a crescere perché i produttori non possono lasciare spazio alla concorrenza. Già oggi sono numerosi i modelli di auto in commercio dotati di Adas in grado di assistere il conducente e di rendere più sicura ed efficiente la gestione dei veicoli.

I sistemi che già utilizziamo

I sistemi ad alto contenuto tecnologico non sono però del tutto una novità nelle nostre auto, sicuramente oggi ne usufruiamo in molte situazioni senza rendercene conto. Tra questi ci sono, ad esempio, i sensori di parcheggio, la frenata automatica di emergenza, i dispositivi di avviso di cambio corsia, di controllo della velocità, i chip che rilevano le condizioni delle gomme o i rilevatori della pioggia.

L’accelerazione prevista nei prossimi anni degli Adas, per altro, riflette la politica della sicurezza stradale sposata dall’Ue, che ha imposto l’obbligo di dotare di sistemi di assistenza alla guida tutti i modelli di nuova omologazione introdotti sul mercato a partire dal 2022.

L’obiettivo Ue: zero vittime entro il 2050

Un obbligo, quello di Bruxelles, che va nella direzione di garantire un sistema di mobilità più sicuro, con meno incidenti e con sinistri meno gravi. In questo modo si andrà avanti verso l’introduzione di quei principi introdotti dal programma di sicurezza stradale ‘Vision Zero’ nato in Svezia nel 1997 e diffuso in poco tempo in tutta Europa.

L’obiettivo principale è quello di raggiungere la soglia di zero vittime entro il 2050 derivanti da incidenti stradali. Di conseguenza, la strada intrapresa è a senso unico: è infatti indubbio che le tecnologie (e la ricerca sempre più dinamica) per aumentare la sicurezza a bordo delle vetture caratterizzeranno sempre di più la futura produzione.

La rivoluzione toccherà anche le officine

Il mercato dell'auto cambia radicalmente e anche il mondo delle officine sarà interessato da questa rivoluzione e dalla massiccia adozione dei sistemi Adas. Gli autoriparatori, secondo l’analisi di Autopromotec, devono prepararsi per ‘mettere le mani’ sempre più frequentemente sulle nuove tecnologie: per farlo occorre formazione, strumenti e competenze specifiche per poter offrire un servizio di manutenzione sempre puntuale.

Adas e le polizze RC

Più sicurezza e affidabilità, grazie agli Adas, significa anche meno rischi di fare incidenti stradali e questo si ripercuote positivamente sul costo delle polizze RC Auto. Un esempio su tutti: l’adozione della black box, sempre più diffusa in Italia, permette all’automobilista di risparmiare sensibilmente.

E si presume, in futuro, che un’auto con più sistemi di assistenza high tech potrà essere assicurata con un merito di rischio più basso. Allora la polizza infortuni conducente, che oggi è una garanzia accessoria (copre i danni fisici del conducente, ma solo nel caso in cui sia responsabile del sinistro), acquisirà un diverso ‘peso’ per l’industria assicurativa.

Ci sarà, di conseguenza, un notevole vantaggio anche per le tasche dell’automobilista: sia quando deve stipulare una nuova assicurazione auto, sia nel caso dovesse scegliere di cambiare compagnia per una più conveniente.

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A cura di: Fernando Mancini
Esperto di prodotti finanziari
Esperienza più che trentennale maturata presso l’agenzia di stampa Radiocor e collaborazioni continuative con Il Sole 24 Ore e Radio 24. Esperto di Finanza e prodotti assicurativi, collabora con Gruppo MutuiOnline e CercAssicurazioni.it.

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