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Infortuni del conducente

La polizza infortuni del conducente è una garanzia accessoria, ossia facoltativa da stipulare e non necessaria per far circolare la due o la quattroruote, per la tutela dell'integrità fisica del guidatore del veicolo.

La copertura è estremamente utile perché assicura il conducente, chiunque esso sia, per gli infortuni subiti in caso di sinistro con colpa: ricordiamo infatti che nel caso di incidente senza colpa gli eventuali danni fisici sono coperti dalla polizza RCA della controparte.

La polizza infortuni del conducente si attiva quando il guidatore è a bordo del mezzo,operando anche quando i danni derivano da aggressioni o atti violenti – sempre che il soggetto ne sia coinvolto involontariamente.

Cosa risarcisce la polizza infortuni del conducente

Al conducente infortunato saranno rimborsate le spese mediche sostenute e le eventuali disabilità che si manifestano a seguito del sinistro: in caso invece di decesso del guidatore, è previsto un risarcimento da erogare ai familiari.

Ricordiamo che è sempre presente una cifra massima indennizzabile, che può anche essere scelta dal contraente al momento della sottoscrizione della polizza in base alle varie opzioni proposte dalla compagnia. È bene specificare che ad un massimale alto corrisponde un premio per la garanzia maggiore, mentre il premio sarà minore in caso di massimale più basso.

È possibile anche che la Compagnia assicurativa preveda una franchigia,ossia un ammontare fisso del risarcimento, prestabilito in fase di stipula del contratto,che la polizza non rimborsa.

Quando conviene attivare la polizza?

La polizza infortuni conducente è consigliabile a chi percorre molti chilometri con il proprio mezzo (ad esempio gli automobilisti che utilizzano l’auto per lavoro), oppure ai motociclisti, che rappresentano la categoria più a rischio nel subire un danno fisico.

Inoltre, può risultare vantaggiosa per i possessori di un'auto datata la quale, con uno standard di sicurezza minore rispetto a una vettura moderna, rende più alta la probabilità di un infortunio alla guida.

Infortuni del conducente: ecco le diverse tipologie

La polizza infortuni del conducente può essere:

Nella polizza infortuni nominale è previsto il risarcimento solo quando il conducente è anche il proprietario del veicolo; la seconda versione, quella estesa, offre una copertura maggiore, perché copre gli infortuni subiti dal proprietario (colui che dovrebbe essere l'utilizzatore principale del mezzo) e da tutti i conducenti abilitati.

Quando la garanzia non interviene

La polizza infortuni conducente non eroga il risarcimento se i conducenti non sono abilitati alla guida del veicolo, in relazione alla formula di guida prevista. Il riferimento va alle assicurazioni che prevedono l'opzione della guida esperta, che esclude dai conducenti abilitati coloro che hanno un’età inferiore a una certa soglia (solitamente tra i 22 e i 26 anni), o della guida esclusiva, che limita la guida del veicolo al solo assicurato.

Nessun problema, invece, per chi ha sottoscritto una formula di guida libera, che consente l'utilizzo del veicolo a qualsiasi conducente, purché munito di regolare patente per condurre il mezzo considerato.

Oltre al conducente non abilitato, la polizza infortuni conducenti non interviene in tutti quei casi in cui il sinistro viene provocato da comportamenti poco virtuosi alla guida, come l’incidente volontario (che consente alla compagnia assicurativa di denunciare per truffa lo stesso conducente) oppure quando si guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Non dimentichiamo che esistono anche dei guidatori che non possono stipulare la polizza infortuni del conducente. Questa limitazione non riguarda solo chi è affetto da particolari patologie (ad esempio l'epilessia), ma anche i guidatori che hanno superato un certo limite di età (solitamente gli assicurati con più di 75-80 anni).