Altri marchi del Gruppo:
MutuiOnline.it
PrestitiOnline.it
Segugio.it
logo cercassicurazioni.it
Chiama gratis Assistenza Gratuita800 999 565

Franchigia assicurazione

La franchigia è quella parte del danno, prestabilita in fase di stipula del contratto, che in caso di sinistro resta sempre a carico dell’assicurato. Si tratta quindi di un importo che rimane fisso per tutta la durata del periodo di copertura della polizza.

Le assicurazioni auto/moto/autocarro che contengono una franchigia sono generalmente più convenienti dei contratti senza franchigia, in quanto la compagnia applica una riduzione sul premio assicurativo. Tuttavia, le polizze che presentano questa clausola convengono solo ai guidatori più virtuosi, che sono quindi meno propensi a causare incidenti stradali.

La franchigia può essere di due tipologie:

Franchigia assoluta

La sua applicazione comporta una deduzione dall’ammontare del risarcimento che la compagnia si impegna a sostenere per quanto accaduto.

Un esempio può aiutare a capire meglio il suo funzionamento. Ipotizziamo che per una polizza RC Auto la franchigia ammonti a 400 euro: se nel corso del sinistro stradale si provocano danni a terzi per 350 euro, l’assicurato sarà tenuto a sborsare quest’ultima cifra in quanto inferiore all’importo della franchigia. Qualora invece si causi un danno superiore alla franchigia, ad esempio 1.000 euro, l’assicurato sarà tenuto a risarcire di tasca propria i 400 euro della clausola mentre la compagnia avrà a suo carico i restanti 600 euro.

Franchigia relativa

La franchigia relativa non prevede la deduzione di una parte come nel caso della franchigia assoluta: il danno resta a carico dell’assicurato se l'importo non supera o è uguale alla quota di franchigia, mentre viene pagato dalla compagnia se la sua entità è maggiore di tale quota.

Ad esempio, un danno a terzi di 400 euro sarà corrisposto dall'assicurato se l'importo stabilito dalla franchigia relativa è di 500 euro; lo stesso importo di franchigia e un risarcimento di 1.200 euro, porta l'assicuratore a rispondere dell'intero danno.

Ricordiamo che generalmente la tariffa assicurativa è più bassa nelle polizze con franchigia assoluta e più alta in quelle con franchigia relativa.

Differenza tra franchigia e scoperto

La franchigia dell'assicurazione non deve essere confusa con lo scoperto. Quest’ultimo rappresenta sempre una parte di danno che rimane a carico dell'assicurato, ma è espresso in percentuale. Lo scoperto, proprio per questo motivo, può essere calcolato solo dopo che l’incidente si è verificato e non preventivamente. Nella maggior parte dei casi le compagnie assicurative inseriscono nella polizza assicurativa un minimo e un massimo di scoperto che le stesse sono disposte a coprire.

Ad esempio, ipotizziamo uno scoperto del 15%: se il sinistro prevede un risarcimento di 1.000 euro per danni causati a terzi, lo scoperto ammonterà a 150 euro.

È bene tenere a mente che se nel contratto assicurativo sono presenti sia la franchigia che lo scoperto, risulterà a carico dell'assicurato quella a cui corrisponde l'importo più alto.

Il consiglio per chi sottoscrive una polizza è di tenere ben presente l’applicazione di entrambe le clausole (franchigia e scoperto), visto che possono rendere il contratto assicurativo meno favorevole rispetto ad un altro.

Bonus-malus con franchigia

Sin tratta di una formula che consente all'assicurato di mantenere la classe di merito maturata in caso di incidenti con colpa. Il sinistro, infatti, non comparirà sull’attestato di rischio qualora l'importo del danno sia inferiore o uguale alla franchigia e di conseguenza non ci sarà l’applicazione del malus – la perdita di due classi di rischio (ad esempio dalla seconda alla quarta) al momento di rinnovare la polizza.