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Carta verde
Aggiornato il 20/04/2021
La carta verde, o certificato internazionale di assicurazione, attesta l’estensione dell’efficacia della polizza RC Auto in alcuni Stati esteri. Il documento è obbligatorio per poter circolare con il proprio veicolo in Macedonia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Russia, Moldavia, Ucraina, Bielorussia, Turchia, Tunisia, Israele e Iran: chi entra in questi Paesi senza essere in possesso della carta verde, dovrà sottoscrivere alla frontiera un’assicurazione auto/moto/autocarro temporanea.
In particolare, per i danni subiti dal proprio mezzo, l’assicurato potrà richiedere il risarcimento nei confronti del mandatario nominato in Italia dalla compagnia straniera che garantisce il veicolo responsabile del sinistro. Per sapere nome e indirizzo del mandatario, basterà contattare la CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici).
Il mandatario, una volta ricevuta la richiesta di risarcimento, avrà un periodo massimo di 3 mesi per comunicare all’assicurato italiano la somma che dovrà essere risarcita (oppure i motivi per i quali ritiene di non dover liquidare il danno). Qualora il danneggiato non riceva una risposta entro questo periodo, potrà presentare domanda di risarcimento all’Organismo di indennizzo italiano della CONSAP, con l’istanza che dovrà contenere il Paese in cui si è verificato l’incidente e la targa del mezzo responsabile.
La carta verde non è necessaria per la circolazione dei veicoli nei paesi dell’Unione Europea, in quanto il contratto assicurativo, già di per sé, ha efficacia sull’intero territorio dell’Unione stessa.
Dal primo luglio 2020 il documento ha cambiato colore: il rilascio dei certificati è ora in bianco e nero, abbandonando quindi la storica riproduzione in verde. In più, il modello precedente riportava sul retro l'elenco degli Uffici nazionali dei Paesi aderenti al sistema, che sono adesso consultabili sul sito del Consiglio dei Bureaux.