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Uso dello smartphone alla guida: regole e sanzioni per il 2022
Il Codice della Strada sanziona il guidatore che consulta il cellulare durante la marcia con una multa fino a 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si tratta di un’abitudine particolarmente pericolosa perché è tra le prime cause di incidenti in Italia.

L’utilizzo dello smartphone alla guida è uno dei comportamenti puniti dal Codice della Strada.
In particolare, l’articolo 173, comma 3, prevede per il trasgressore il pagamento di una multa compresa tra i 166 e i 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applicherà la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi quando lo stesso guidatore effettuerà la stessa violazione due volte nel corso di un biennio.
Ricordiamo che il comma 2 dello stesso articolo consente l’uso del cellulare alla guida con vivavoce o auricolare (purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva) e solo se non richiede per il funzionamento l'uso delle mani.
Cellulare alla guida: si rischia l’incidente
Consultare lo smartphone mentre si è al volante è una delle abitudini più pericolose. La distrazione da cellulare è infatti tra le prime cause di sinistri: una recente indagine di ZenDrive afferma che un incidente su cinque è dovuto dall’uso smodato di questo dispositivo.
Questo perché l’utilizzo del cellulare influisce sui tempi di reazione del conducente: basti pensare che per inviare un messaggio solitamente ci si distrae per circa 10 secondi, che a una velocità di 50 chilometri orari corrisponde a percorrere 140 metri senza guardare la strada.
In futuro, sanzioni più pesanti?
Più volte il legislatore ha proposto una modifica normativa che prevede una multa maggiore, compresa tra i 422 e i 1.697 euro, e la sospensione della patente da sette giorni a due mesi già alla prima violazione. Tuttavia, il provvedimento non è mai approdato nelle aule del Parlamento. La stessa modifica applica in caso di recidiva una multa fino a 2.588 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi, oltre alla decurtazione di 10 punti dalla patente.
Smartphone alla guida e sinistro: cosa succede con l’assicurazione?
Causare un sinistro per distrazione da smartphone porta conseguenze anche in ambito assicurativo, perché il guidatore/assicurato rischia l’azione di rivalsa della propria compagnia. Dunque, sarà tenuto a saldare all’assicurazione l’importo che questa ha versato al danneggiato a titolo di risarcimento.
A proposito di RC Auto, è bene anche tenere presente che la copertura per il proprio veicolo è un obbligo previsto dalla legge. Per la scelta della polizza sarà meglio affidarsi a CercAssicurazioni.it, il portale che confronta le assicurazioni auto più economiche sul mercato in pochi click.
Ad esempio, ipotizziamo la richiesta di una guidatrice 53enne (prima classe di merito da almeno due anni, patente mai sospesa, zero sinistri con colpa negli ultimi cinque anni, un ulteriore conducente, percorrenza media annua di 10.000 chilometri, ricovero notturno del veicolo in box privato), residente a Muggia (provincia di Trieste), che vuole assicurare una Peugeot 206 alimentata a benzina.

La polizza con il miglior prezzo, al 21 giugno 2022, arriva dal preventivo della compagnia ConTe.it, che propone una copertura con formula di guida esclusiva (ammette alla guida il solo assicurato) a soli 122,55 euro. ConTe.it applica un massimale di 10 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose e prevede la rinuncia a esercitare il diritto di rivalsa se al momento dell’incidente il conducente guida con patente scaduta, purché la licenza venga rinnovata entro tre mesi dalla data dell’incidente.
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