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Taglio delle accise sui carburanti: in arrivo la proroga fino a fine giugno
Il taglio delle accise per benzina e gasolio, approvato a marzo dal Governo e in scadenza il 2 maggio, sarà probabilmente prorogato fino al 30 giugno. Il provvedimento ha portato un risparmio di 30,5 centesimi di euro al litro, per vie dell'effetto anche sull'IVA.
Il taglio delle accise sui carburanti, approvato il 22 marzo 2022 e in scadenza il prossimo 2 di maggio, sarà molto probabilmente prorogato.
Il provvedimento è stato varato per contenere gli straordinari aumenti del prezzo di benzina e diesel: il Governo sta preparando un nuovo decreto anti-rincari che dovrebbe prolungare il taglio di due mesi, portando il termine ultimo al 30 giugno 2022.
Ricordiamo che lo sconto produce un calo dei prezzi alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro, considerata anche l’IVA che si applica sull’accisa. Dunque, il costo di benzina e gasolio in modalità self service si attesta in media a 1,797 e 1,792 euro al litro, mentre per la modalità servito arriva a 1,937 e 1,934 euro.
La posizione delle Associazioni dei consumatori
Secondo il Codacons la proroga del taglio delle accise è un provvedimento indispensabile, anche se il prezzo alla pompa è ancora alto. “Rispetto allo scorso anno”, spiega il presidente dell’Associazione, Carlo Rienzi, “un litro di benzina, con le accise ridotte, costa oggi l’11,6% in più, mentre il gasolio è aumentato addirittura del 21,9%. Questo significa che per un pieno di benzina si spendono oggi 9,15 euro in più rispetto al 2021, +15,7 euro per un pieno di diesel. Di fronte a questi dati il Governo non solo deve assolutamente prorogare il taglio delle accise, ma deve anche attivarsi per combattere con più incisività le speculazioni sui carburanti, che fanno aumentare i prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti e impoveriscono le famiglie”.
C'è anche il bonus carburante
Oltre al taglio del prezzo dei carburanti, è stata introdotta un’importante novità. Si tratta dei buoni carburante fino a 200 euro per i dipendenti di aziende private, che, se concesso dal datore di lavoro, è completamente esentasse.
Per il bonus non viene stabilita alcuna soglia Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Per richiederlo, i lavoratori non devono presentare alcuna domanda, visto che è un’agevolazione decisa dall’azienda.
Nessun bonus per l’RC Auto
C’è però da dire che i prezzi delle polizze sono scesi notevolmente negli ultimi anni. L’ultimo dato rilevato dall’IVASS a fine 2021 parla di un premio medio di 360 euro, un importo più basso del 6% rispetto al 2020.
Ricordiamo che per risparmiare ulteriormente sul premio basta affidarsi a CercAssicurazioni.it, il portale che individua le assicurazioni auto più economiche sul mercato.
Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un contratto per una Volkswagen Polo quinta serie, benzina e immatricolata nel 2017, di proprietà di una assicurata 69enne residente a Spiazzo (provincia di Trento) – prima classe di merito da almeno due anni, zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 5.000 chilometri). La polizza con il prezzo più basso è quella offerta dalla compagnia Genertel, che propone la copertura per la sola responsabilità civile a 142,51 euro (tariffa aggiornata al mese di aprile 2022).
Il massimale applicato da Genertel per danni alle cose e alle persone è quello minimo garantito dalla Legge, ossia 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per i danni alle cose.