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Radiazione per esportazione dell’auto all’estero: vademecum su procedura e costi

Per l’esportazione è necessario radiare l’auto dal Pubblico Registro Automobilistico e dall'Archivio Nazionale Veicoli. La richiesta di radiazione deve essere presentata presso lo Sportello Telematico dell'Automobilista: la spesa da sostenere è di circa 56 euro.

Pubblicato il 19/05/2023
automobilista che smonta la targa dall'auto con un cacciavite
Esportazione dell'auto all'estero

La radiazione per esportazione è una procedura da mettere in conto quando l'auto viene venduta all'estero o quando l'automobilista si trasferisce definitivamente in un altro Stato portando con sé la propria vettura.

L'iter è disciplinato dall'articolo 103 del Codice della Strada. In particolare, la radiazione consiste nella cancellazione del mezzo dall’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV) e dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico): la richiesta di radiazione deve essere presentata presso uno STA, Sportello Telematico dell’Automobilista.

Radiazione auto: quali documenti servono?

Ricordiamo che la richiesta di radiazione va effettuata prima dell’effettiva esportazione all'estero dell'auto; inoltre, la vettura deve essere in regola con gli obblighi della revisione periodica.

Alla domanda è necessario allegare la seguente documentazione:

  • istanza unificata;
  • targa dell’auto (anteriore e posteriore);
  • certificato di proprietà e libretto di circolazione (o solo il Documento Unico di circolazione);
  • documento di identità e codice fiscale del proprietario;
  • titolo di acquisto in originale (solo per richiesta presentata da un avente titolo).

Al termine dell’iter il richiedente riceverà un certificato di radiazione, su cui viene annotata la cessazione dalla circolazione del veicolo per esportazione.

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Radiazione dell’auto: i costi

Per la radiazione è necessario sostenere questi costi:

  • 13,50 euro per emolumenti ACI;
  • 32,00 euro di imposta di bollo per l’istanza unificata;
  • 10,20 euro per Diritti Motorizzazione.

Radiazione dell’auto: casi particolari

La richiesta di radiazione non viene accettata in caso di fermo amministrativo del veicolo. Il proprietario dovrà prima cancellare il fermo, pagando le somme dovute, e solo dopo richiedere la cessazione della circolazione per esportazione. In caso invece di ipoteca dell’auto, è necessario allegare alla richiesta un atto che certifica il consenso alla radiazione da parte del creditore.

Radiazione per esportazione: cosa fare con l'assicurazione

Con la radiazione viene meno l’obbligo assicurativo. Dunque, il contraente della polizza potrà chiedere l’estinzione anticipata del contratto RC Auto, ottenendo il rimborso della quota di premio pagata ma non goduta per via della cessazione del rischio. L’ammontare restituito è calcolato dalla compagnia al netto dell'imposta e del contributo al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

In tema di premio RC Auto, ricordiamo che si può risparmiare affidandosi a CercAssicurazioni.it, il portale online che individua le assicurazioni auto più economiche messe a disposizione dalle compagnie partner.

Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un automobilista 36enne (commerciante, coniugato, prima classe di merito da almeno due anni, zero incidenti negli ultimi cinque anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 15.000 chilometri), residente a Novaledo (provincia di Trento), che vuole assicurare assicurare una Mercedes Classe A 180 diesel immatricolata nel 2013.

Per l'utente sarà conveniente stipulare la polizza della compagnia Prima, che fa pagare solo 131,00 euro per i dodici mesi di contratto – tariffa aggiornata al mese di maggio 2023. L'assicurazione applica una formula di guida esperta, che ammette alla guida del mezzo solo conducenti con età superiore ai 23 anni, e un massimale di 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e 1,3 milioni di euro per i danni alle cose.

Il contratto copre anche:

  • la responsabilità civile per i danni causati a terzi dal gancio traino;
  • la responsabilità civile per i danni causati a terzi dalla circolazione in aree private, non aperte al pubblico;
  • i danni causati a terzi dall'incendio del veicolo non conseguente alla circolazione entro il limite di massimale di 100.000 euro.
A cura di: Enrico Campanelli

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