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Parco circolante italiano: cresce l’età media delle auto
Le vetture italiane sono sempre più datate. Secondo l’ultimo report dell’UNRAE la loro età media è cresciuta di quasi quattro anni tra il 2009 e il 2021. Numerose le auto con più di 15 anni: più di una su quattro risulta infatti essere immatricolata prima del 2006.
Il parco circolante italiano non accenna a svecchiarsi: resta infatti uno dei più datati d’Europa, complice il trend decrescente delle nuove immatricolazioni.
La conferma arriva dagli ultimi dati messi a disposizione dal Book dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE), secondo cui l’età media delle vetture è passato dai 7,9 anni del 2009 agli 11,8 anni del 2021. Nel dettaglio, il 26,2% delle 38,8 milioni di auto circolanti è ante Euro 4, vale a dire immatricolate prima del 2006.
“Un invecchiamento progressivo del parco circolante”, commenta Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE, “dovuto alle crisi economiche (anni 2008, 2012-2013 e 2020) e alla conseguente debolezza del mercato, con effetti negativi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Con questo tasso di rinnovo servirebbero 26 anni per sostituirlo tutto, pertanto, sono necessari interventi mirati per accelerare il processo di decarbonizzazione dello stesso e supportare la transizione ecologica”.
Svecchiare il parco circolante: c’è l’aiuto degli incentivi
Ricordiamo che chi vuole sostituire la vecchia auto in favore di una nuova e più ecologica può avvantaggiarsi dei nuovi contributi statati, varati lo scorso 16 maggio. I bonus sono stati fortemente voluti dal Governo per agevolare sia gli automobilisti che tutto il settore dell’automotive: i contributi, sotto forma di sconto sul prezzo di listino, variano in base alla tipologia di vetture acquistate.
In particolare:
- il bonus è di 5.000 euro per chi rottama la vecchia macchina fino alla classe ambientale Euro 5 e ne immatricola una nella fascia di emissione CO2 (anidride carbonica) 0-20 grammi per chilometro (g/km), di fatto le elettriche;
- ammonta a 4.000 euro per i nuovi mezzi i cui valori di CO2 siano compresi tra i 21 e i 60 grammi (le ibride plug-in).
Senza la rottamazione, i due importi scendono rispettivamente a 3.000 e 2.000 euro. Per le altre tipologie di vetture, con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, lo sconto è di 2.000 euro, ma solo con rottamazione.
Per ottenere gli incentivi è necessario che il prezzo massimo d’acquisto della nuova automobile sia inferiore a 45.000 euro IVA esclusa per le ibride plug-in e 35 mila euro IVA esclusa per le altre due categorie.
Le auto datate inquinano molto di più
Le emissioni di una vettura Euro 3 sono nettamente più alte di quelle di una attuale Euro 6. A preoccupare sono i maggiori quantitativi di polveri sottili che si concentrano nell’atmosfera, un dato che costringe i Comuni ad adottare il blocco del traffico quando i livelli di inquinanti superano i valori consentiti.
Auto datate e assicurazione
È bene ricordare ancora una volta che un parco circolante più vecchio incide sul premio dell’RC Auto, visto che la spesa sostenuta per assicurare un veicolo datato è maggiore rispetto a un mezzo recentemente immatricolato. La conferma arriva anche dai preventivi ottenuti su CercAssicurazioni.it, il portale che individua le RC Auto più economiche sul mercato: qui di seguito, sono riportate due simulazioni con cui gli utenti possono farsi un’idea della differenza di costo.
Ipotizziamo la richiesta di una cliente-tipo (46enne in prima classe di merito, patente mai sospesa, zero sinistri negli ultimi 5 anni, percorrenza media di 15.000 chilometri annui) che vuole assicurare una Fiat Panda seconda serie 1.2 Dynamic (benzina) immatricolata per la prima volta nel 2004. Al 7 giugno, la comparazione indica quale miglior prezzo la proposta di Verti, che offre una copertura per guidatori esperti (devono avere un'età superiore ai 23 anni) al prezzo di 332,36 euro.
Volendo invece assicurare il modello del 2021 – Fiat Panda terza serie 1.2 Easy – converrà sempre sottoscrivere la polizza di Verti, ma ad un prezzo questa volta di 272,04 euro. Dunque, la differenza tra i due premi è superiore ai 50 euro.