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Mercato auto in Europa, il 2021 si conferma un anno nero
Nel corso del 2021 in Europa abbiamo assistito alla perdita di più di 4 milioni di veicoli rispetto al 2019. Per il 2022, inoltre, in Italia non sono stati ancora messi in calendario incentivi per la domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni. Ancora poche le auto 'alla spina'.

Nessun segnale di ripresa, nemmeno a dicembre. Il 2021 si conferma un anno nero per il mercato dell’auto in Europa. Durante l’ultimo mese dell’anno appena trascorso si contano 950.218 immatricolazioni. Il dato è in calo del 21,7% rispetto al mese di dicembre 2020.
Nel corso di tutto il 2021 sono stati immatricolati 11.744.885 di veicoli nei 30 Paesi (UE+UK+EFTA). Numeri che confermano il crollo di più di 4 milioni di veicoli sia rispetto al 2020 che al 2019. È proprio il trend dei cinque mercati europei più importanti a sancire le perdite dell’intero comparto. A piazzarsi ultimo in classifica nel mese di dicembre 2021 è il nostro Paese. Il 2021 si è chiuso per l’Italia con una perdita pari a -24% rispetto al 2019 e l’anno appena iniziato non si preannuncia affatto diverso.
A far sentire la propria voce è l’Unrae, che punta l’indice contro la mancanza di incentivi. L’Italia – denuncia il sodalizio – resta al momento l’unico tra i cinque Paesi a non aver previsto per il nuovo anno agevolazioni alla richiesta di veicoli a zero o bassissime emissioni. Nel nostro Paese la penetrazione di auto ‘alla spina’ resta ancora ai minimi livelli. La quota dei veicoli elettrici e ibridi plug-in è rispettivamente del 7% e 6,4%.
Non va comunque meglio per Regno Unito, Germania, Spagna e Francia. Nel Regno Unito sono stati registrati numeri davvero drammatici, tanto che il 2021 sarà ricordato tra i peggiori risultati degli ultimi 30 anni. Le immatricolazioni sono calate anche in Germania, Spagna e Francia. In quest’ultimo Paese il crollo è stato, però, meno pesante.
L’Unrae, nella sua ultima indagine, parte proprio dalla Francia e dai dati registrati nel mese di dicembre: la contrazione è pari al 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. Ben 158.117 le immatricolazioni a fronte delle 186.323 del mese di dicembre 2020. Sempre il mese scorso sono state registrate meno emissioni medie di anidride carbonica. Inoltre, sul fronte delle alimentazioni, in Francia si è assistito a un calo di benzina e diesel e a una accelerazione di BEV E HEV. Nel corso dell’intero anno sono cresciute le vendite di auto di lusso.
In Germania, nel corso del 2021, il calo delle immatricolazioni è stato a doppia cifra. Le macchine vendute nel corso dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle sono 2.622.132 a fronte delle 2.917.678 del 2020. Più della metà delle auto vendute in questo Paese nel 2021 è da attribuire a persone giuridiche. Sul fronte delle alimentazioni sono le motorizzazioni tradizionali a perdere punti: giù benzina e diesel. Ottima performance per le auto ibride e elettriche. Da qui il calo di emissioni di anidride carbonica: 118,7 g/km nel 2021 contro i 139,8 g/km del 2020.
L’Unrae traccia un bilancio anche per il Regno Unito. Il 2021 è il secondo peggior anno dal 1992 per numero di immatricolazioni. Se ne contano solo 1.647.18, complici l’emergenza sanitaria e gli accordi commerciali più rigidi legati alla Brexit. Anche qui, come nel resto dei Paesi finora esaminati, diesel e benzina proseguono la loro discesa. Avanzano, invece, le auto elettriche pure.
La crisi del mercato auto interessa infine anche la Spagna, dove nel corso del 2021 sono state vendute 859.477 autovetture, l’1% in più rispetto al 2020, ma il 32% a confronto del 2019. Ad avere la peggio è stato il segmento del noleggio. Anche in Spagna diesel e benzina perdono punti, mentre elettriche e ibride vanno avanti. Buone notizie sul fronte ambientale: a dicembre le emissioni medie di CO2 si sono attestate a 101,4 g/Km. Parliamo del 2,5% in meno rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
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