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Infrazioni stradali: multe più care dal 2023
Cambiano dal primo gennaio del prossimo anno gli importi delle multe: l’aggiornamento arriva dalla rimodulazione biennale degli importi prevista dal Codice della Strada. I prezzi dovrebbero aumentare di circa il 10%, una vera e propria stangata causata dall’inflazione.
Brutte notizie per tutti i guidatori sorpresi a infrangere le regole della strada: dal primo gennaio del prossimo anno aumentano gli importi delle multe.
Si tratta di un adeguamento previsto dall’articolo 195 del Codice della Strada: “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Il rincaro potrebbe essere circa del 10%, perché l’indice Istat su base biennale è in forte aumento a causa dell’inflazione (ad agosto +10,4% rispetto allo stesso mese del 2020).
Multe: qualche esempio dei nuovi importi
Per gli aggiornamenti si dovrà attendere il decreto del Ministero della Giustizia, che sarà pubblicato a dicembre. Secondo la percentuale di aumento prevista, il divieto di sosta passerà da 42 a 46 euro, mentre dovrebbe aumentare di circa 17 euro il passaggio con il semaforo rosso (da 167 a 184 euro) e di 54,5 euro la guida in stato di ebbrezza (il minimo sale da 545 euro a quasi 600 euro).
Per quanto riguarda l’eccesso di velocità, il superamento del limite entro 10 chilometri orari passerà da 173 a 190 euro, mentre per il range 10-40 chilometri orari la sanzione crescerà di 54,5 euro (da 545 a 599,5 euro).
Multe: vademecum per il ricorso
I principali motivi per impugnare una contravvenzione stradale sono:
- lo stato di necessità (ad esempio l’infrazione dei limiti di velocità per un’emergenza sanitaria);
- l’omessa contestazione immediata (nei casi in cui è prevista);
- l’accertamento illegittimo;
- l’errore nel verbale.
Il ricorso va presentato entro 30 giorni dalla notifica del verbale se la contestazione è realizzata tramite il Giudice di Pace, oppure entro 60 giorni se l'impugnazione avviene scegliendo il Prefetto.
Ricordiamo che il verbale può essere contestato anche in caso di notifica della multa dopo 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Per quanto riguarda invece le multe per errata indicazione del modello del veicolo o della targa, è possibile chiedere l’annullamento del verbale in autotutela all’Ente che ha imposto la sanzione.
Attenti a circolare senza assicurazione
Tra le sanzioni che aumenteranno di più c’è sicuramente quella riguardante la guida di un mezzo senza assicurazione. Gli agenti applicano attualmente una multa che varia da un minimo di 868 euro fino a oltre 3.471 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro del mezzo: i nuovi importi dovrebbero essere compresi tra 955 e 3.818 euro.
A tal proposito, è bene non dimenticare di scegliere una copertura che non sia solo efficace ma anche conveniente. Il risparmio viene garantito utilizzando il portale online CercAssicurazioni.it, che consente di individuare l’assicurazione auto, moto, autocarro più economica tra le principali compagnie presenti sul mercato.
Un esempio? Per una impiegata 67enne di Bovolone (provincia di Verona) in prima classe di merito da più di due anni (zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, percorrenza media di 20.000 chilometri all’anno), che vuole assicurare una Renault Twingo Electric (immatricolata nel 2021), sarà conveniente stipulare la polizza di Italiana Assicurazioni. La compagnia offre una copertura che ammette solo guidatori con più di 26 anni a 126,04 euro (prezzo aggiornato al 28 settembre 2022), con un massimale di 1,3 milioni di euro per danni alle cose e 6,45 milioni di euro per quelli alle persone.