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Ecotassa auto 2021: cos’è e come funziona
Le automobili acquistate nuove e con emissioni di anidride carbonica superiore a 190 grammi per chilometro, sono soggette all’Ecotassa, un'imposta variabile da sommare al prezzo di listino. L'Ecotassa deve essere versata dal nuovo proprietario della vettura con il modello F24.
L’acquisto di una nuova vettura può essere penalizzato dall’Ecotassa, l'imposta introdotta dall’esecutivo per il triennio 2019-2021 che ha il fine di penalizzare le auto più inquinanti.
Si tratta di un importo da sommare al prezzo di listino delle sole automobili nuove (non riguarda i veicoli usati o a chilometro zero) con emissioni di anidride carbonica (CO2) superiori ai 190 grammi per chilometro (g/km) e da corrispondere una sola volta all’atto della prima immatricolazione. L’ecotassa si applica anche in caso di importazione di una vettura dall’estero, con il versamento che dovrà essere effettuato al momento della registrazione in Italia.
Ecotassa: a quanto ammonta?
L'Ecotassa interessa soprattutto le grosse SUV (Sport Utility Vehicle) e le auto di fascia alta. Sono previsti quattro scaglioni di imposta: per emissioni CO2 da 191 a 210 g/km c’è un sovrapprezzo da applicare all’acquisto di 1.100 euro, mentre nella fascia 211-240 e 241-290 g/km gli importi da sommare saranno rispettivamente di 1.600 e 2.000 euro. L’ultimo importo è invece di 2.500 euro e colpisce le auto emissioni di CO2 oltre i 290 g/km.
Come si versa l’Ecotassa
L'Ecotassa deve essere pagata da chi acquista (e non dal concessionario) tramite il modello F24 Elide. L’F24 dovrà essere compilato dal proprietario del nuovo veicolo inserendo il codice tributo 3500, denominato "Ecotassa – imposta per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 190 Co2 g/km".
Ma per le nuove vetture ci sono soprattutto gli incentivi
L’Ecotassa non è l’unico provvedimento adottato dal Governo: sempre per lo stesso triennio sono scattate le agevolazioni dell’Ecobonus, i contributi (sotto forma di sconto sul prezzo di listino) per le auto le cui soglie di CO2 si attestano sotto i 135 grammi per chilometro.
In particolare, per le vetture elettriche è previsto un incentivo di 10.000 euro (sotto forma di sconto sul prezzo di listino) per chi acquista una nuova nella fascia di emissioni 0-20 grammi per chilometro (elettrica) e rottama la vecchia macchina immatricolata prima del gennaio 2011, oppure di 6.500 euro per i mezzi acquistati i cui valori di CO2 sono compresi tra i 21 e i 60 grammi per chilometro (plug-in). Senza rottamazione, l’agevolazione si attesta rispettivamente a 6.000 e 3.500 euro.
Altre agevolazioni sono previste anche per le auto diesel, benzina, a doppia alimentazione (gpl o metano) e ibride leggere. Le vetture in questione hanno emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 135 grammi per chilometro, con l’importo erogato che ammonta a 3.500 euro: tuttavia, il contributo viene stanziato solo in caso di rottamazione di un veicolo della stessa categoria pre-Euro 6 immatricolato prima del gennaio 2011.
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