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Autostrade: al via il cashback dei pedaggi in caso di code
Il Cashback Autostrade consente ai viaggiatori di ottenere il rimborso del pedaggio in caso di disagi legati a lunghe code per i cantieri. La procedura, attualmente in fase di test, entrerà a regime dal prossimo anno: ecco come funziona e cosa fare per ottenere l’indennizzo.
Buone notizie per tutti i guidatori che percorrono le autostrade italiane. I viaggiatori potranno usufruire finalmente di un cashback automatico del pedaggio in caso di code causate dalla presenza di un cantiere: il meccanismo di indennizzo, messo a punto da Autostrade per l’Italia, serve quindi a compensare i disagi degli utenti.
La procedura di cashback, partita lo scorso primo di agosto, funziona tramite l’App “Free to X” ed è attualmente in fase di test per circa sei mila utenti: finita questa fase, entro la fine di settembre, partirà la sperimentazione aperta a tutti, che andrà avanti fino al 31 dicembre 2021. Il Cashback Autostrade entrerà a regime a partire dal primo gennaio del prossimo anno.
Quando scatta l’indennizzo?
Il diritto ad essere rimborsati del pedaggio si verifica in caso di un allungamento significativo dei tempi di percorrenza del viaggio: il ritardo deve essere significativo, con la soglia minima di tempo per l’indennizzo che è di 15 minuti. Dunque, il rimborso non scatta se ad esempio il viaggio dura in media tre ore e il disagio è di 18 minuti, mentre viene riconosciuto se con lo stesso ritardo il tempo medio di percorrenza del tratto è di mezz’ora.
Per calcolare l’entità del ritardi vengono incrociati i dati di Google maps (che segnalano le code) e i dati relativi alla presenza dei cantieri. Per sapere invece chi ha diritto al rimborso è necessario l’orario di entrata e di uscita dall’autostrada: la durata del viaggio viene accertata tramite il Telepass, mentre chi paga in contanti dovrà inviare tramite l’App la foto dello scontrino.
Per gli utenti Telepass il cashback viene accreditato tramite uno storno sulla fattura, mentre gli altri utenti riceveranno un bonifico.
A proposito di rimborsi
La prima parte dell’anno è stato caratterizzato dal Cashback di Stato, che consente il rimborso del 10% sull’importo di alcune spese per la gestione dell’auto. Con una nuova norma inserita nel decreto legge lavoro e fisco, approvata il 30 giugno, il cashback è stato sospeso per il secondo semestre 2021 e riprenderà nel primo semestre del prossimo anno.
Durante il periodo gennaio-giugno 2021 sono stati circa 9 milioni gli italiani che si sono iscritti al cashback. Tra le spese rimborsabili ci sono anche il bollo e l’assicurazione: per ottenerlo, basta pagare presso gli esercizi fisici abilitati al servizio (quelli muniti di POS) utilizzando una carta di pagamento (di credito o di debito) oppure un’App di pagamento (come Satispay). Il tetto massimo rimborsabile per ogni transazione è di 15 euro.
In particolare, per l’RC Auto la restituzione del 10% vale soltanto per i contratti stipulati presso le filiali assicurative presenti sul territorio.
In tema di assicurazione, ricordiamo che si può risparmiare sulla stipula della polizza auto, moto e autocarro servendosi del portale CercAssicurazioni.it: per calcolare un preventivo RC auto servirà inserire nel form di simulazione le generalità del contraente/assicurato, la sua storia assicurativa e i dati del veicolo.
Un esempio? Una automobilista 45enne residente a Corno di Rosazzo (provincia di Udine, guidatrice in prima classe di merito da almeno due anni, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza annua di 10 mila chilometri), che ha effettuato sul portale una simulazione nelle ultime due settimane di agosto, ha potuto usufruire di un prezzo di 125,48 euro per assicurare una Citroen C3 a gasolio (immatricolata nel 2005).
L’importo particolarmente conveniente è stato proposto dalla compagnia ConTe.it: la polizza prevede un massimale di 10 milioni di euro per i danni alle persone e di 1,22 milioni di euro per quelli alle cose.