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Auto: cresce l’età media del parco circolante

L’ultima indagine dell’ACI evidenzia l’aumento dell’anzianità delle vetture che viaggiano sulle strade italiane. L’età media delle quattroruote risulta ampiamente superiore agli 11 anni: tra gli svantaggi di un’automobile datata c’è anche il maggior costo dell’RC Auto.

Pubblicato il 18/06/2021
auto nel traffico
Aumenta l'anzianità del parco circolante italiano

Il parco circolante italiano si conferma uno dei più vecchi d’Europa: è questa la fotografia scattata dall’Annuario Statistico 2021 elaborato dall’ACI, l'Automobile Club d’Italia. L’anzianità delle vetture è aumentata soprattutto nell’ultimo anno, visto il rallentamento delle nuove immatricolazioni per via della pandemia da coronavirus.

I numeri forniti dall’indagine dicono che nel 2020 l’età media delle quattro ruote è stata di 11 anni e 10 mesi, in crescita di 5 mesi rispetto al 2019; inoltre, quasi una automobile su cinque (il 19%) appartiene alla classe di emissione Euro 0, Euro 1 e Euro 2, con almeno 18 anni di anzianità.

Sempre lo scorso anno il periodo è risultato di 14 anni e 9 mesi per i veicoli alimentati a benzina, 10 anni e 4 mesi per quelli che viaggiano a gasolio, 10 anni e 3 mesi per le benzina/GPL e 10 anni per le auto a benzina/metano.

Auto datate: i problemi per l’ambiente

Secondo una recente indagine, le emissioni di ossidi d’azoto provenienti da una sola auto a gasolio Euro 4 sono comparabili a quelli di 7 vetture diesel o di 20 a benzina, quest'ultime entrambe Euro 6 e immatricolate recentemente. Da qui, la presa di posizione di molti Comuni italiani, con i blocchi alla circolazione dei mezzi più inquinanti.

Ricordiamo che chi vorrà sostituire l’auto vecchia in favore di una nuova potrà avvantaggiarsi degli incentivi varati dal Governo. Attualmente si può usufruire solo dello sconto sul prezzo di listino per le elettriche e le ibride plug-in, perché i fondi per le vetture con carburante tradizionale sono terminati.

In particolare, il taglio è di 10.000 euro per chi rottama la vecchia macchina con più di dieci anni e ne immatricola una con emissioni di anidride carbonica (CO2) comprese tra 0 e 20 grammi per chilometro (rientrano solo le elettriche), mentre è di 6.500 euro per i mezzi nuovi i cui valori di CO2 sono compresi tra i 21 e i 70 grammi (le ibride plug-in). Senza la rottamazione, i due importi scendono rispettivamente a 6.000 e 3.500 euro.

Un’auto nuova paga meno di assicurazione

Nella maggior parte dei casi la spesa assicurativa per un veicolo datato è più alta rispetto a un mezzo immatricolato recentemente. Effettuando una simulazione di assicurazione auto su CercAssicurazioni.it è possibile farsi un’idea della differenza di costo.

I preventivi ottenuti considerano un assicurato-tipo residente a Benevento, vale a dire un 40enne, coniugato, in prima classe di merito da almeno due anni (zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, due auto nel nucleo familiare, percorrenza media di 15.000 chilometri annui).

Ipotizzando la richiesta per una nuova Lancia Ypsilon 1.2 Gold 69 CV (appena immatricolata), risulta quale miglior prezzo, al 18 di giugno, la polizza di Linear AutoBox, che offre una copertura con formula di guida libera (ammette alla guida i conducenti di qualsiasi età) a 241,98 euro; Linear prevede l’installazione obbligatoria della scatola nera.

Assicurando invece un modello simile, ma del 2004 (Lancia Ypsilon 1.2 Argento), si prospetta una situazione molto diversa. Il preventivo con il premio più basso è quello di Italiana Assicurazioni, che fa pagare 408,33 euro per una polizza con formula di guida esperta (ammette alla guida del veicolo i conducenti con più di 26 anni).

La differenza di prezzo tra le due assicurazioni è significativa, visto che con il nuovo modello si risparmiano circa 167 euro.

A cura di: Enrico Campanelli

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