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Quali controlli per la revisione della moto?

La moto viene sottoposta ad una serie di prove per verificare il perfetto stato di tutte le componenti meccaniche: l’accertamento riguarda anche il livello di emissioni di monossido di carbonio, che viene rilevato tramite una sonda inserita nello scarico.

Pubblicato il 01/06/2021
moto su strada
Tutte le informazioni sulla revisione moto

La revisione è una procedura obbligatoria che serve a verificare l’idoneità di un qualsiasi veicolo a motore a poter circolare sulle strade pubbliche.

Si tratta di un controllo che può essere eseguito presso le officine della Motorizzazione Civile, che per l’ispezione fanno pagare 45 euro, o presso i centri autorizzati privati, dove la spesa ammonta a 66,88 euro.

Check-up: ecco in cosa consiste

Inizialmente si verifica il libretto di circolazione della moto: in particolare, il revisore accerta che il numero di telaio riportato sul veicolo corrisponda con quello presente sul documento. Si passa poi all’esame vero e proprio della due ruote, che prevede il controllo dello stato di manubrio, specchietti, telaio, indicatori di direzione, marmitta, clacson, pneumatici e proiettori.

In seguito, la moto viene accesa per misurare le emissioni di monossido di carbonio, grazie ad una sonda (collegata a un computer) che viene inserita nello scarico per circa un minuto. È prevista anche una prova di frenata, con la moto che viene posta su un banco da rulli per verificare la forza applicata alla leva anteriore e al pedale posteriore.

In media, il tempo per effettuare tutti i controlli ammonta a circa 20 minuti.

Ricordiamo che la prima revisione (o collaudo) della moto deve essere effettuata dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, mentre quelle successive ogni due anni.

Esito della revisione

L’esito sarà positivo se tutti i controlli a cui è sottoposta la moto vengono superati. Sarà consegnata al proprietario un’etichetta con la dicituraregolare” da apporre sul libretto di circolazione, che riporta anche la data in cui è stato effettuato il collaudo e il chilometraggio della moto.

In caso di esito negativo, per problemi riscontrati dall’officina, si possono presentare due possibilità:

  • per anomalie meno gravi sarà riportata la scritta “ripetere”, con il veicolo che può continuare a circolare per ulteriori 30 giorni, un termine entro il quale dovrà essere sottoposto a nuova verifica;
  • per difetti più gravi, sarà annotata la scritta “sospeso”, con il mezzo che non potrà circolare, fatto salvo per essere condotto in officina per le riparazioni necessarie e per tornare presso il centro di revisione.

È vietato circolare con la revisione scaduta

Il motociclista è soggetto a una sanzione amministrativa, prevista dall'articolo 80 del Codice della Strada, che varia dai 169 ai 680 euro, un importo che viene raddoppiato se la revisione non è stata effettuata per più di una volta rispetto alle scadenze previste dalla legge. In più, è prevista la sospensione dalla circolazione della moto fino ad avvenuta revisione, con le forze dell'odine che annoteranno il provvedimento sul libretto di circolazione.

Ricordiamo ancora una volta che non sottoporre il mezzo a collaudo fa rischiare la cosiddetta rivalsa assicurativa: la compagnia può infatti chiedere all’assicurato la restituzione di quanto pagato ai danneggiati per il sinistro.

In tema di assicurazione, è sempre bene tenere a mente che per risparmiare sulla polizza basta rivolgersi a CercAssicurazioni.it, il portale che aiuta i centauri a individuare le polizze moto più economiche sul mercato.

Per ottenere i preventivi basta inserire nel form di simulazione i propri dati anagrafici, i dati relativi alla due ruote e i dettagli sulla storia assicurativa.

A cura di: Enrico Campanelli

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