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Patente: cosa cambia con il nuovo Decreto Trasporti?
Il nuovo provvedimento prevede tempi più veloci per il rilascio della licenza. Novità anche per quanto riguarda il rinnovo: per le patenti scadute da più di cinque anni il titolare dovrà superare una nuova prova pratica per accertare l’idoneità alla guida.
Novità interessanti in tema di patenti guida con il nuovo Decreto Trasporti, il provvedimento convertito in legge lo scorso 5 agosto che contiene interventi sulla mobilità sostenibile e su alcune norme del Codice della Strada.
Per la patente i cambiamenti introdotti riguardano diversi ambiti, quali la semplificazione per il suo rilascio, gli esami per conseguirla e il rinnovo: vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova normativa.
Patente scaduta da più di 5 anni
In base alle norme entrate in vigore, in caso di rinnovo il titolare dovrà superare positivamente una nuova prova pratica di guida, senza dover sostenere l’esame di teoria. In caso di mancata partecipazione alla prova pratica la licenza sarà revocata.
Patente: semplificazioni per il rilascio
Al fine di velocizzare le pratiche per ottenere la licenza, è previsto che gli esami possano ora essere effettuati da tutti i dipendenti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, opportunamente formati, e non solo da quelli appartenenti agli uffici preposti. La novità interessa anche i documenti affini, quali le abilitazioni professionali (CQC) e il certificato di idoneità professionale (CAP). Inoltre, i possessori di ciclomotori che cambiano residenza non riceveranno più il tagliando cartaceo da applicare sul certificato di circolazione: l’aggiornamento della residenza sarà realizzato in modo automatico nell’Archivio nazionale dei veicoli.
Patente B: si aggiorna il peso massimo dei veicoli da utilizzare
Per velocizzare la transizione ecologica, viene permesso agli automobilisti di mettersi alla guida di mezzi elettrici con peso fino a 4,25 tonnellate, anziché fino a 3,5 tonnellate. Tuttavia, la differenza di massa dev’essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico.
Niente esame per aggiornare la patente A
Ai titolari di patente A1 o A2 viene data la possibilità di conseguire rispettivamente la A2 o A senza dover sostenere l’esame pratico di guida. Per aggiornare la licenza è necessario però frequentare un corso di formazione presso un’autoscuola della durata di sette ore. Tuttavia, la nuova disciplina può essere applicata solo se il patentato ha acquisito un’esperienza di almeno due anni su un motociclo rientrante nella categoria A1 o A2.
Neopatentati: auto da guidare più potenti se elettriche o plug-in
Passa da 55 a 65 kiloWatt per tonnellata il limite di potenza massimo del veicolo da guidare il primo anno, ma solo per chi possiede un’auto elettrica o ibrida plug-in.
Ricordiamo che dal 2021 è consentito ai freschi di patente di condurre un’auto senza vincoli di potenza, ma solo se accompagnati da una persona in possesso della stessa tipologia di patente da più di 10 anni e di età non superiore a 65 anni.
A proposito di neopatentati: un consiglio per assicurarsi
I giovani sono considerati dalle compagnie come la categoria di guidatori più a rischio, perché più soggetti a provocare incidenti. Per questo motivo, le stesse imprese assicurative applicano ai neopatentati premi più alti rispetto ai conducenti con più esperienza alla guida.
A questo proposito, è utile tenere a mente che è possibile risparmiare sul premio con CercAssicurazioni.it, il portale che confronta le assicurazioni auto più economiche sul mercato in modo semplice, veloce e soprattutto gratuito.
Un esempio? Ipotizziamo al 30 di agosto di voler attivare un contratto per una Fiat 500 1.0 Hybrid Cult, acquistata nuova da un neopatentato 20enne di Gorizia (prima classe di merito ereditata tramite Legge Bersani, percorrenza media annua di 10.000 chilometri). La miglior tariffa arriva da Quixa, che propone la copertura RC a 614,00 euro: il massimale si attesta a 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e 1,3 milioni di euro per quelli alle cose. Nel caso in cui il veicolo assicurato sia guidato da persona in stato di ebbrezza, Quixa limiterà la rivalsa, solo per il primo sinistro, a un massimo di 10.000 euro.