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Moto: quali sanzioni per chi circola con la revisione scaduta?

Chi circola senza aver sottoposto a revisione la propria moto entro i termini stabiliti, rischia una sanzione amministrativa fino a 694 euro: il controllo deve essere eseguito entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni.

Pubblicato il 24/04/2023
olio motore motocicletta
Revisione moto scaduta: le sanzioni

Chi possiede una moto deve prestare particolare attenzione a quando effettuare la revisione periodica, il controllo meccanico per valutare la piena efficienza del mezzo in termini di sicurezza ed emissioni inquinanti.

L’articolo 80 del Codice della Strada prevede per la mancata revisione una sanzione amministrativa che varia dai 173 ai 694 euro: gli importi si raddoppiano in caso di revisione omessa per più di una volta. In più, è disposto il divieto di circolazione della moto fino a revisione effettuata (con esito positivo). Chi invece circola durante il periodo di sospensione, rischia una multa fino a 7.993 euro, oltre al fermo amministrativo del mezzo di 90 giorni.

Revisione moto: ogni quanto farla?

La prima revisione per motocicli e ciclomotori deve essere eseguita entro quattro anni dalla prima immatricolazione, nel mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione. Per le revisioni successive, il periodo scende a ogni due anni, ma entro il mese in cui è stata eseguita l’ultima ispezione. Dunque, per il 2023 devono essere revisionate le moto acquistate nuove nel 2019 e quelle che hanno effettuato l’ultimo controllo nel 2021.

Ricordiamo che la revisione può essere eseguita presso la Motorizzazione Civile o le officine private autorizzate. Per verificare la scadenza della revisione basta guardare la carta di circolazione o fare una verifica online tramite il Portale dell’Automobilista.

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Revisione moto: quali controlli e quanto costa

I tecnici valutano le condizioni dell’impianto frenante, di telaio e carenatura, di luci e circuito elettrico, degli pneumatici e le emissioni dei gas di scarico. I controlli riguardano anche i dati presenti nel libretto di circolazione, accertando che il numero di telaio riportato sul veicolo corrisponda con quello presente sul documento.

L'importo da pagare per i motociclisti è di 45 euro se la revisione viene effettuata presso la Motorizzazione Civile (il versamento va effettuato in anticipo su bollettino postale prestampato 9001), mentre sale a 79 euro se il motociclista si rivolge a un'officina privata.

Sanzioni pesanti anche per chi circola senza assicurazione

L’articolo 193 del Codice della Strada stabilisce che i guidatori sorpresi dalle forze dell’ordine a viaggiare senza copertura assicurativa sono soggetti ad una sanzione compresa tra 866 e 3.471 euro e al sequestro del veicolo, che sarà trasportato e depositato in un luogo non aperto alla circolazione.

L’importo della sanzione può essere ridotto del 50% se il premio viene regolarmente pagato nei quindici giorni successivi alla scadenza stabilita dall’articolo 1901 del Codice civile – secondo cui l’assicurazione resta valida per il periodo di tolleranza di 15 giorni successivi alla scadenza – oppure se si provvede a demolire la moto entro trenta giorni dalla contestazione della violazione, ma non prima di aver comunicato l’intenzione all’organo che ha rilevato la trasgressione.

Dunque, nella maggior parte dei casi la sanzione può prevedere un esborso superiore al premio assicurativo: in tema di tariffe, ricordiamo che per risparmiare sull'RC Moto basta affidarsi a CercAssicurazioni.it, il portale che confronta le assicurazioni moto più economiche offerte dalle compagnie partner.

Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un assicurato 41enne (insegnante, ottava classe di merito, nessun sinistro negli ultimi cinque anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 5.000 chilometri) che deve stipulare la polizza per una Moto Guzzi Breva 850 immatricolata nel 2006. La miglior tariffa, aggiornata al mese di aprile 2023, arriva dalla compagnia ConTe.it, che fa pagare solo 83,11 euro; particolarmente alto il massimale per i danni alle persone, 10 milioni di euro, mentre i danni alle cose vengono risarciti fino ad un massimo di 1,3 milioni di euro.

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A cura di: Enrico Campanelli
Esperto di assicurazioni
Web Content Writer laureato in Economia e Commercio. Dopo un'esperienza nel mondo delle assicurazioni, si dedica alla scrittura per blog e portali di settore. Appassionato di motori, si specializza nell'analisi del comparto assicurativo auto.

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