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Come rinnovare la patente della moto?
Rinnovare la patente della moto è un obbligo: chi non lo rispetta rischia una sanzione amministrativa che va da un minimo di 160 a un massimo di 644 euro. Per il rinnovo è necessario sostenere una visita medica che ha il fine di accertare i requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida.
Il rinnovo della patente A per motocicli e ciclomotori è una procedura da realizzare con cadenze differenti a seconda dell’età del centauro.
Il documento deve infatti essere rinnovato:
- ogni 10 anni per gli individui che hanno un'età inferiore ai 50 anni;
- ogni 5 anni per i soggetti che hanno tra i 50 e i 70 anni;
- ogni 3 anni per le età comprese tra i 70 e gli 80 anni;
- ogni 2 anni per gli ultra 80enni.
Per prolungare la validità della patente è necessario sostenere una visita medica, al fine di accertare di essere idonei per requisiti fisici e psichici a condurre la moto.
I costi per il rinnovo
La spesa varia in base alla struttura a cui il motociclista si rivolge per la visita. Recandosi presso una ASL (Azienda Sanitaria Locale) è necessario corrispondere un importo che varia tra le 40 euro e i 55 euro, oltre alla spesa fissa di 16 euro per una marca da bollo e di 10,20 euro da versare sul conto corrente 9001. Il costo complessivo sarà quindi compreso tra i 66 e gli 81 euro. Ricordiamo che alla fine della visita viene rilasciato un documento sostitutivo con cui poter guidare la moto, mentre la patente con la nuova scadenza sarà recapitata al proprio domicilio direttamente dal Ministero.
Per gli automobilisti che invece si rivolgono alla Scuola Guida la procedura è più veloce, visto che si potrà fissare la visita medica in tempi più stretti. In questo caso la spesa media può arrivare fino ai 150 euro: tuttavia, c'è l'ulteriore vantaggio che la patente rinnovata è consegnata al titolare al termine della visita medica.
Proroga patente e Coronavirus
È ancora in vigore una proroga per le patenti di guida scadute tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022 per via del protrarsi dell’emergenza sanitaria. Un emendamento al decreto legge Covid sposta la validità di queste licenze di guida fino al 29 giugno 2022.
Quali sanzioni per chi guida con la patente scaduta?
I trasgressori possono ricevere dalle forze dell'ordine una multa il cui importo varia tra i 160 e i 644 euro, nonché subire il ritiro della patente scaduta. Il motociclista, dal momento in cui è stato sanzionato, ha 10 giorni di tempo per procedere al rinnovo della patente: solo successivamente potrà recarsi presso il comando di polizia per riavere il documento di guida ritirato.
Patente scaduta: cosa succede in caso di sinistro?
In caso di incidente con colpa, il mancato rinnovo della patente moto entro i termini stabiliti dalla legge può portare a gravi conseguenze. L’impresa assicurativa può infatti avere diritto di rivalsa sul proprio assicurato, ossia richiedergli la cifra risarcita per i danni liquidati.
Tuttavia, diverse compagnie offrono la rinuncia alla rivalsa se il documento viene rinnovato entro un certo periodo di tempo dalla data in cui si è verificato il sinistro.
A proposito di assicurazione moto
Ricordiamo l’utilità del portale online CercAssicurazioni.it, che propone le RC Moto più economiche sul mercato assicurativo.
Ad esempio, ipotizziamo la richiesta di un motociclista 37enne (commerciante, coniugato, undicesima classe di merito, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 1.000 chilometri), residente a Lavis (provincia di Trento), che vuole assicurare uno scooter Piaggio Vespa PK 125 immatricolato nel 1994.
La polizza più conveniente arriva dal preventivo ConTe.it, il cui premio ammonta a soli 83,11 euro (prezzo aggiornato al 14 giugno 2022); il contratto, con formula di guida esclusiva, copre anche la responsabilità civile per i danni che i trasportati possono involontariamente cagionare a terzi durante la circolazione del veicolo. In più, sono garantiti i danni causati a terzi da esplosione, scoppio o incendio del veicolo con un massimale di 250.000 euro per annualità assicurativa (escludendo però i danni dovuti a dolo o colpa grave).