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Assicurazione barca: cos’è l’RC natanti e quando è obbligatoria
L'RC natanti è l'assicurazione obbligatoria per tutti i veicoli a motore marittimi che copre i danni involontari a terzi o a cose. Questa copertura può essere arricchita da differenti polizze accessorie. Vediamo qualche consiglio per questa particolare tipologia di assicurazione.
Ormai ben conosciamo l’importanza – e l’obbligo – di avere un’assicurazione auto o moto in vigore, o in generale la necessità di una polizza assicurativa per qualsiasi altro veicolo a motore. Forse, però, è bene specificare che questa categoria è talmente vasta, che l’obbligo di una polizza RC riguarda anche le barche, e in particolare i cosiddetti ‘natanti’.
Cosa sono i natanti?
Rientrano nella categoria dei natanti, come definito dalla Legge 172/2003, le imbarcazioni a motore, le imbarcazioni a vela con motore ausiliario e i motovelieri (o motosailer) di lunghezza pari o inferiore a 10 metri. Non è importante la potenza o la modalità di propulsione del motore, qualsiasi veicolo sia provvisto di motore (anche amovibile) deve essere assicurato, dunque anche per i tender è necessario stipulare la polizza natanti.
L’RC, infatti, si lega al motore stesso: se questo viene spostato da un’imbarcazione all’altra, la polizza lo segue, ma non è detto che questo valga anche per le polizze accessorie.
Come nel caso delle auto e delle moto, l’assicurazione non è obbligatoria solo per la libera circolazione nautica, ma anche per ormeggiare in porto, perché il rischio di sinistro tra barche ormeggiate, magari a causa di una mareggiata, non è inferiore.
Cosa copre l’RC natanti e cosa ne è escluso
L’RC natanti non è, infine, così diversa dalla RCA, infatti copre i danni causati a terzi durante la navigazione o la sosta in porto. Anche in questo caso è possibile individuare una franchigia e un massimale di rimborso dei danni a carico della compagnia assicurativa. Il massimale minimo è stabilito per legge e ammonta a 6.070.000 € per i danni alle persone e 1.220.000 € per i danni alle cose, ma è sempre possibile alzare il massimale pagando un premio assicurativo più cospicuo.
Dalla polizza base sono esclusi casi come:
- La guida in stato di ebrezza o sotto effetto di stupefacenti;
- La guida senza abilitazione alla navigazione;
- L’utilizzo improprio del natante.
Inoltre, non ci sarà copertura RC per i sinistri causati durante le esercitazioni di guida per il conseguimento della patente nautica e le competizioni sportive.
Per quanto concerne la durata e l’estensione di applicazione dell’assicurazione, è bene sapere che, una volta stipulata l’RC natanti questa sarà valida per un anno in tutto il Mediterraneo.
Assicurazioni accessorie
Se la copertura offerta dall’RC natanti non è sufficiente a rendere sicura la vostra navigazione, è sempre possibile integrarla con differenti polizze accessorie.
Le principali coperture accessorie proposte sono:
- Furto;
- Incendio;
- Kasko o Polizza Corpi;
- Danni;
- Eventi naturali;
- Atti vandalici;
- Guasto;
- Recupero e trasporto;
- Infortunio del pilota o dei passeggeri;
- Tutela legale.
Alcuni consigli
Scegliere l’assicurazione migliore per il proprio veicolo non è facile perché i parametri da tenere in considerazione sono tanti. Prima di tutto è bene tener presente il valore della propria barca ed evitare di sovra-assicurarla, scegliendo una polizza proporzionale al suo calibro e selezionando le coperture accessorie che si ritengono necessarie.
Inoltre, è sempre consigliabile proteggere le persone a bordo, specialmente se si è alle prime armi con la navigazione, e se, invece, il natante non è utilizzato per svago o per passione, ma impiegato per lavoro è bene guardare attentamente quelle polizze che potrebbero evitare imprevisti spiacevoli e dispendiosi.
È importante prestare sempre attenzione all’efficienza dell’assistenza, alla franchigia e ai tempi di rimborso della compagnia assicurativa, in modo da avere un servizio completo e curato nel minor tempo possibile.