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Scoperto
Aggiornato il 22/04/2021
Lo scoperto è un importo, calcolato in percentuale sull'ammontare del danno indennizzabile, che rimane a carico dell'assicurato. Qualora il suddetto importo risultasse inferiore all'importo del minimo di scoperto indicato in polizza, sarà quest'ultimo a restare a carico dell'assicurato.
Lo scoperto differisce dalla franchigia, intesa come una quota minima di ogni danno che resta sempre a carico dell'assicurato: in questo caso, si parla anche di franchigia assoluta. Esiste anche una franchigia relativa, in cui i danni di un valore superiore alla quota stabilita portano l’assicurazione a doverli corrispondere integralmente; i danni invece di importo inferiore o pari alla quota di franchigia, saranno sostenuti dal solo assicurato.
Della franchigia si conosce quindi l'ammontare anche prima dell'incidente, mentre l'importo dello scoperto può essere calcolato soltanto dopo che il sinistro ha avuto luogo.
Qualora si verificasse un sinistro e nella polizza fossero presenti entrambe le clausole, sarebbe a carico dell'assicurato quella che prevede l'importo più alto.
Un esempio può aiutare a capire meglio la loro applicazione congiunta. Ipotizziamo una franchigia di 600 euro e uno scoperto del 10%: se il sinistro prevede un indennizzo di 2.500 euro per danni causati a terzi, il 10% calcolato su questo totale sarà di 250 euro. Essendo l’importo dello scoperto inferiore alla franchigia, sarà quest’ultima ad essere applicata dalla compagnia. Viceversa, se il sinistro ha causato un danno che ammonta a 6.500 euro, il 10% risulterebbe di 650 euro, un ammontare maggiore della franchigia (600 euro). Quindi, l’impresa di assicurazione applicherà nei confronti dell’assicurato la percentuale di scoperto.