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Come scegliere un'assicurazione vita?
Con un’assicurazione vita si assicura al beneficiario una rendita o un capitale in caso di morte o invalidità dell’assicurato, nonché in caso di sua sopravvivenza a una data stabilita a priori. Tre sono le macrocategorie di polizze vita: caso vita, caso morte e miste.
Aggiornato il 31/05/2021
L’assicurazione vita è una polizza che garantisce a uno o più beneficiari un capitale o una rendita in caso di sopravvivenza, morte o invalidità (temporanea o permanente) dell’assicurato.
La compagnia con la quale viene stipula la polizza richiede il pagamento di un premio, che può essere versato al momento della conclusione del contratto in un’unica rata oppure frazionato mensilmente, trimestralmente, semestralmente o annualmente. La spesa varia a seconda di diversi fattori, quali ad esempio il tipo di copertura scelto e lo stato di salute dell’assicurato. Ricordiamo che lo stato di salute può essere accertato attraverso la compilazione di un questionario oppure tramite visite e alcuni esami richiesti dalla stessa compagnia. Sono rilevanti anche alcune abitudini di vita che possono influire sullo stato di salute futuro: in particolare se si è o meno fumatore, se si assumono dei farmaci, oppure se si praticano particolari tipologie di sport.
Esistono tre tipologie di assicurazioni vita:
- la polizza caso vita;
- la polizza caso morte;
- la polizza mista.
Polizza caso vita
Garantisce all'assicurato un capitale (o una rendita) nel caso in cui risulti ancora in vita alla scadenza del contratto. Si tratta di assicurazioni particolarmente apprezzate: rappresentano infatti una forma di pensione integrativa, poiché offrono un reddito complementare alla pensione pubblica.
La polizza caso vita ha una durata che varia da un minimo di 5 anni a un massimo di circa 30 anni.
L’ammontare della rendita o del capitale erogato dipende da diversi fattori, tra cui:
- l’entità dei premi versati;
- la durata del contratto.
L’assicurato che preferisce avere una rendita vitalizia potrà scegliere tra:
- rendita immediata, con la compagnia versa una certa somma a partire dalla data in cui il contratto è stato stipulato;
- rendita in forma differita, che prevede il pagamento a partire da una data successiva, anche di diversi anni, a quella della data di stipula dell’assicurazione.
In caso di morte dell’assicurato nel periodo di validità della polizza, i premi versati, rivalutati, vengono liquidati ai beneficiari.
Polizza caso morte
Sono delle assicurazioni stipulate soprattutto da chi vuole garantire una certa tranquillità economica alla propria famiglia. La polizza caso morte paga un capitale (o una rendita) al beneficiario, individuato in fase di stipula del contratto, nel momento in cui avviene il decesso dell'assicurato.
È una soluzione utile per chi vuole tutelare la propria famiglia, perché magari ha accumulato pochi risparmi o ha in corso un mutuo per la casa o finanziamenti di diversa natura.
La polizza caso morte è disponibile secondo due formule:
- a vita intera;
- temporanea caso morte.
Quella a vita intera è una tipologia di contratto che non prevede una scadenza, in quanto il beneficiario otterrà il capitale in qualsiasi momento avvenga la morte dell'assicurato. L' assicurazione temporanea caso morte è invece una tipologia di polizza vita in cui la compagnia assume l'impegno di corrispondere una rendita (o un capitale) al beneficiario nel caso in cui l'assicurato muoia entro un certo periodo di tempo stabilito a priori. Al beneficiario non viene liquidato nulla se alla scadenza del contratto l’assicurato è in vita: i premi pagati resteranno quindi alla compagnia, con cui però si potrà rinnovare il contratto.
Polizza mista
È una formula più completa e costosa, perché include le coperture di entrambe le precedenti polizze. Questa copertura garantisce infatti una rendita o un capitale:
- all'assicurato, se egli è in vita alla scadenza del contratto;
- al beneficiario, in caso di decesso dell’assicurato durante il periodo dell'accordo.
Un esempio di polizza vita
Tra le polizze vita rientrano le polizze rivalutabili. È una formula assicurativa in cui il premio versato si rivaluta annualmente secondo il risultato di un fondo a gestione separata, nel quale lo stesso premio confluisce.
La rivalutazione del capitale avviene tramite la formula della capitalizzazione composta, con il calcolo degli interessi che viene effettuato sia sulla base della somma depositata sia sugli interessi già maturati. La polizza prevede un rendimento minimo a scadenza che viene stabilito già alla stipula della polizza: dunque, è un’assicurazione consigliata ad un profilo di assicurato che non vuole esporsi a rischi troppo elevati.
Il capitale accumulato durante il periodo contrattuale può essere erogato da parte della compagnia sia in un’unica rata che in forma di rendita: la scelta dell’una o dell’altra modalità viene decisa da chi stipula in base alle proprie necessità.
Si può disdire una polizza vita?
Si. L’assicurazione vita può essere disdetta entro 30 giorni dalla sottoscrizione, avvalendosi del diritto di recesso, con restituzione del premio versate, ma al netto delle spese amministrative sostenute dalla compagnia. La disdetta della polizza vita è regolamentata dall’articolo 177 del Codice delle Assicurazioni Private.
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