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Polizze disastri naturali per solo il 6% delle case, si pensa all’obbligo

I danni provocati dall’ultima alluvione in Emilia Romagna e Marche riaccendono il dibattito sull’introduzione di un obbligo assicurativo per le abitazioni private. L’ANIA: solo il 6% delle case in Italia è protetto da terremoti e alluvioni. Ecco cosa sapere a ottobre 2024 e come trovare una polizza casa conveniente.

Pubblicato il 17/10/2024
casa allagata con mobili che galleggiano
In Italia solo il 6% delle case è protetto dal rischio di terremoti e alluvioni

Sebbene l’Italia sia molto più esposta alle calamità naturali di altri Paesi europei, solo il 6% delle abitazioni private da nord a sud della nostra Penisola è assicurato contro il rischio di alluvioni e terremoti. Una quota che, nelle regioni del Sud, scende sotto il 2%. Per le imprese, l’asticella si ferma al 5%.

Di fronte a questi dati snocciolati da ANIA (Associazione nazionale delle imprese assicuratrici operanti in Italia) e in seguito agli ultimi, ingenti, danni provocati dall’alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche, si riaccende il dibattito in Italia sulla necessità di imporre l’obbligo di una polizza casa contro le emergenze climatiche.

Una prospettiva a cui lascia aperta la porta lo stesso ministro della Protezione civile, Nello Musumeci. “Non abbiamo ancora parlato di obbligo, ma ci avvieremo verso questa conclusione”, ha chiarito il ministro, lasciando intendere la volontà dell’esecutivo Meloni di proseguire sul cammino già tracciato con l’obbligo per le aziende di assicurarsi contro le catastrofi naturali dal 2025.

Calamità naturali: 110 miliardi di euro di danni nella prima metà del 2024

A far diventare il tema obbligo assicurazione casa di scottante attualità è anche l’ultima indagine di Munich Re, uno dei principali gruppi di riassicurazione del mondo.

Secondo le cifre rese note dalla compagnia, nei primi sei mesi del 2024, le perdite globali a causa di inondazioni, tempeste e terremoti sono state pari a 110 miliardi di euro, in netto rialzo rispetto ai valori medi degli ultimi dieci anni e dei 30 anni precedenti, pari rispettivamente a 34 e 22 miliardi di euro.

Inoltre, la quota di danni provocati dai cosiddetti “non-peak perils” - che includono temporali forti, inondazioni e incendi boschivi - è stata ancora una volta elevata: il 68% dei danni totali e il 76% dei danni assicurati sono stati causati da queste tipologie di calamità.

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Italia maglia nera in Europa per “protection gap”

Altrettanto allarmanti sono i risultati di uno studio dell’Eiopa, l’autorità europea di vigilanza su assicurazioni e fondi pensione, che ha misurato il cosiddetto “protection gap” nei Paesi UE, cioè il rapporto tra l’esposizione al rischio e il grado di copertura assicurativa.

Da questa misurazione, l’Italia ne esce “bocciata”, insieme alla Grecia: siamo tra i Paesi europei che presentano il più alto gap di protezione. Questo significa che, nonostante l’elevata esposizione alle calamità naturali (il 40% delle case è situato in zone a rischio sismico medio ed elevato, secondo l’ANIA), ha una copertura assicurativa molto bassa. Il terremoto, appunto, è l’evento con il minor livello di copertura, seguito da alluvioni, incendi e tempeste.

ANIA: obbligo polizza clima per le case un giusto passo

L’ipotesi di introdurre l’obbligo di un’assicurazione casa contro il rischio di disastri naturali “sarebbe un giusto passo perché anche le famiglie italiane hanno bisogno di tutela” e significherebbe “mettere in protezione il nostro Paese”. Per la presidente ANIA, Maria Bianca Farina, la prospettiva di una polizza obbligatoria anti catastrofale per le abitazioni private è una risposta alla minaccia climatica che incombe, così come una mossa per colmare il gap di protezione in Italia.

IVASS: polizze clima convenienti e rimborsi rapidi

Luigi Federico Signorini, il presidente dell’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) invoca un sistema “tecnicamente sostenibile per gli assicuratori e conveniente per gli assicurati, in modo che la copertura universale sia raggiunta senza problemi”.

Definisce inoltre “essenziale” il fatto che i rimborsi “siano, e siano percepiti come, rapidi e prevedibili” e l’entità della copertura offerta “adeguata”.

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A cura di: Paolo Marelli
Esperto di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Paolo ha conseguito una laurea in Filosofia e un Master in Pubblicità prima di iscriversi all'albo dei giornalisti nel 1998. Per le testate del Gruppo si occupa di conti correnti, mutui, assicurazioni, luce e gas e transizione green.

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