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Mercato veicoli commerciali: flessione importante a dicembre 2021
Le immatricolazioni degli autocarri fino a 3,5 tonnellate perdono oltre cinque punti percentuali rispetto a dicembre del 2020. Il consuntivo dell’intero anno parla di 184.850 esemplari venduti, con numeri in crescita solo per i veicoli elettrici e ibridi.
Il mercato italiano dei veicoli commerciali, con peso fino a 3,5 tonnellate, fa registrare a fine dello scorso anno numeri deludenti.
Secondo i dati dell’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, il mese di dicembre ha chiuso con 17.150 nuove immatricolazioni, in calo del 5,4% sullo stesso mese del 2020 e del 14,2% rispetto a dicembre 2019. Il mercato dei van ha risentito delle stesse problematiche già viste per il settore della auto, vale a dire la crisi dei microchip, che ha penalizzato le consegne, e le condizioni di incertezza del mercato, che per via della crisi pandemica ha indotto molti proprietari a posticipare l’acquisto di un nuovo autocarro.
Bilancio del 2021: -2% rispetto all'anno pre-pandemia
Il consuntivo per l'intero 2021 è di 184.850 esemplari targati, contro i 188.635 del 2019.
Per quanto riguarda le varie tipologie di alimentazione, i modelli a benzina perdono il 35% delle immatricolazioni, fermandosi al 3,2% di quota di mercato; stessa cosa per i diesel, che cedono il 6%, con una rappresentatività all’83,8% (-4,8% sul 2019).
Scendono anche i veicoli a metano, ora al 2,1% di quota di mercato, soprattutto per il notevole aumento del costo di questo carburante, mentre cresce il Gpl, portandosi al 2,7% del totale. Molto bene i veicoli ibridi, con una quota che sale al 6%, ed elettrici, all’1,9%.
Le prospettive per il 2022
Le tendenze in atto fanno prevedere per quest’anno un livello di immatricolazioni dei veicoli commerciali di poco inferiore alle 190.000 unità (+2,8% sul 2021). “Ci auguriamo”, ha affermato il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, “che l’anno in corso risulti alla fine migliore di quanto si possa prevedere oggi, ma per questo è indispensabile accelerare il rinnovo del parco circolante, che presenta un’anzianità media superiore a 12 anni ed è composto ancora per oltre il 44% da veicoli ante Euro 4, ed è necessario sostenere il percorso di transizione energetica del trasporto merci”.
Lo stesso Crisci ha ribadito che per far crescere il mercato è necessario mettere in atto una politica di medio periodo, con incentivi triennali e interventi mirati che consentano un accelerato ed efficace rinnovo del parco circolante.
Assicurazione autocarro: cosa sapere?
La polizza per autocarri ha alcuni elementi che la distinguono rispetto alla più comune RC Auto. Il riferimento va alla formazione della tariffa, che sui veicoli commerciali dipende dalla portata del veicolo e non dalla cilindrata: dunque, maggiore è la massa trasportabile del mezzo e maggiori sono i potenziali danni che esso potrebbe causare in caso di sinistro.
Ricordiamo che la spesa per la polizza può essere arginata scegliendo un preventivo sul portale CercAssicurazioni.it, dove è possibile confrontare le RC Autocarro più economiche messe a disposizione dalle compagnie partner.
Facciamo un esempio. Ipotizziamo la richiesta di un commerciante al dettaglio (prima classe di merito, percorrenza annua di 2 mila chilometri, zero sinistri negli ultimi 5 anni), residente a Berbenno Di Valtellina (provincia di Sondrio), che assicura un Peugeot Bipper (immatricolato nel 2016).
L’offerta più conveniente, aggiornata alle prime due settimane di gennaio, è quella di Zurich Connect, che fa pagare solo 307,50 euro. Il massimale offerto dalla polizza è di 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose; tra i vantaggi offerti, troviamo la copertura degli eventuali danni causati a terzi sia dal traino di eventuali rimorchi che dalla circolazione in aree private. In più, è prevista la garanzia ricorso dei terzi in caso di incendio, esplosione o scoppio del veicolo, per fatto non inerente alla circolazione stradale ed entro il limite di massimale di 150.000 euro per incidente.