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Ciclomotore: cosa fare in caso di furto o perdita della targa?

La perdita o il furto della targa del ciclomotore deve essere denunciata dal proprietario alle forze dell’ordine: solo in seguito si potrà richiedere un duplicato alla Motorizzazione Civile. Il rilascio di una nuova placca ha un costo che ammonta a circa 56 euro.

Pubblicato il 16/03/2023
targa di un motorino parcheggiato in strada
Smarrimento o furto della targa del ciclomotore

La targa è un elemento indispensabile per qualsiasi veicolo a motore. Secondo il Codice della Strada, i ciclomotori, le moto di cilindrata inferiore ai 50 centimetri cubici, devono essere dotati di targa posteriore che identifica l'intestatario del certificato di circolazione.

Può capitare che la targa possa essere persa, in caso ad esempio di allentamento del supporto su cui è fissata, oppure rubata durante la sosta del mezzo. In questi casi, è necessario che il proprietario del ciclomotore lo segnali alle forze dell’ordine: una volta fatta la denuncia, si dovrà attendere almeno 15 giorni, un periodo di tempo necessario agli agenti per escludere il ritrovamento della targa.

Nell'attesa, si può circolare con il ciclomotore dotandolo di una targa provvisoria, fatta da un pannello bianco con sopra riportati i numeri e le lettere della targa originale. In caso di mancato ritrovamento, sarà necessario richiedere il duplicato della targa alla Motorizzazione Civile.

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Duplicato della targa: documenti necessari e costo

La domanda per ottenere il duplicato va presentata su modello TT 2118, a cui dovranno essere allegati:

  • la fotocopia della carta d’identità (o della patente);
  • il certificato di circolazione;
  • la denuncia di smarrimento della vecchia targa.
  • ricevute di pagamento dei bollettini.

Per quest’ultimi, è necessario versare:

  • 13,58 euro su bollettino postale prestampato 121012 per la nuova targa;
  • 10,20 euro con bollettino postale prestampato 9001 per i diritti della Motorizzazione Civile;
  • 32 euro per l’imposta di bollo su bollettino prestampato 4028.

Dunque, il costo totale ammonta a quasi 56 euro.

Il duplicato può essere richiesto anche quando la targa è deteriorata, tanto da risultare illeggibile: in questo caso, però, non si deve presentare alcuna denuncia. Ricordiamo che la targa in uso ai ciclomotori è diversa rispetto a quella dell’auto o dei motocicli, poiché personale ed abbinata ad una persona fisica o giuridica: dunque, in caso di vendita del veicolo resta al vecchio proprietario. Tuttavia, è vietato trasferire la stessa targa tra due ciclomotori, anche se dello stesso proprietario, se prima non viene dissociata da un veicolo e assegnata ad altro mezzo.

Sanzioni per chi circola senza targa

Il trasgressore rischia una multa compresa tra 79 e 316 euro. Chi invece circola con un ciclomotore munito di targa non propria o con targa difforme dalle caratteristiche indicate nel Codice della Strada è soggetto al pagamento di una multa da 1.871 a 7.488 euro, più il fermo amministrativo del mezzo per un mese.

Ciclomotore: per circolare serve anche la polizza RC

In caso di controllo, la mancata copertura viene sanzionata con una multa compresa tra 866 e 3.464 euro.

In tema di assicurazione, un consiglio per risparmiare sul premio: basta utilizzare il servizio di CercAssicurazioni.it, il portale che confronta le assicurazioni ciclomotore più convenienti messe a disposizione delle varie compagnie partner.

Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un 61enne (commerciante, coniugato, prima classe di merito da almeno due anni, nessun sinistro negli ultimi cinque anni, percorrenza media annua di 3.000 chilometri), residente a Sirtori (provincia di Lecco), che vuole assicurare un ciclomotore Vent Derapage 50 immatricolato nel 2019.

La tariffa migliore, aggiornata alla prima metà del mese di marzo, arriva dalla compagnia Quixa, che applica un premio di 200,00 euro. La polizza Quixa applica una formula di guida libera, che consente la guida del ciclomotore assicurato a tutti i patentati, e garantisce un massimale di 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e 1,3 milioni di euro per i danni alle cose.

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A cura di: Enrico Campanelli
Esperto di assicurazioni
Web Content Writer laureato in Economia e Commercio. Dopo un'esperienza nel mondo delle assicurazioni, si dedica alla scrittura per blog e portali di settore. Appassionato di motori, si specializza nell'analisi del comparto assicurativo auto.

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