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Conducenti professionali: tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza
I conducenti professionali devono rispettare il limite zero di alcolemia: qualsiasi valore superiore comporta sanzioni severe, da multe e sospensioni della patente fino all’arresto. Inoltre, si può compromettere la carriera e generare conseguenze anche all’azienda per cui si lavora.

La guida in stato di ebbrezza rappresenta una violazione grave, soprattutto per i conducenti professionali. Quest'ultimi, infatti, sono soggetti a limiti di alcolemia più restrittivi e a pene più severe rispetto ai conducenti privati, data la responsabilità che comporta il trasporto di persone o merci.
Il limite di alcolemia
Per i conducenti, come autisti di autobus, camionisti, tassisti e altri operatori del trasporto pubblico o merci, il limite di alcolemia è fissato a 0,0 g/l (grammi per litro di sangue): dunque, è vietato assumere qualsiasi quantità di alcol prima di mettersi alla guida. Questo limite è più severo rispetto a quello previsto per i conducenti privati, che è pari a 0,5 g/l.
Sanzioni amministrative e penali
Il superamento di questo limite comporta sanzioni amministrative e, in molti casi, anche penali. Se il tasso alcolemico rilevato è superiore a zero ma inferiore a 0,5 g/l, il conducente professionale è soggetto a una multa che parte da un minimo di 168 euro a un massimo di 678 euro. Per tassi alcolemici più alti, si applicano sanzioni maggiori rispetto a quelle previste per i conducenti privati, quest’ultime disciplinate dall’articolo 186 della Strada.
In particolare, per un range compreso tra 0,5 e 0,8 g/l è prevista la sospensione immediata della patente, accompagnata da una sanzione economica che varia da 724 a 2.893 euro. In caso di livelli compresi tra 0,8 e 1,5 g/l, la sanzione compresa tra 800 e 3.200 viene aumentata da un terzo alla metà ed è anche previsto l’arresto fino a sei mesi e la sospensione del titolo di guida per un periodo che può arrivare a un anno. Infine, per un tasso superiore a 1,5 g/l si rischia l’arresto fino a un anno e la sospensione della patente di guida da uno a due anni: per la sanzione amministrativa, gli importi previsti per i conducenti privati, da 1.500 a 6.000 euro, vengono aumentati da un terzo alla metà.
Inoltre, in caso di incidente con feriti o decessi, il conducente può essere imputato per omicidio stradale, con pene che possono arrivare fino a 12 anni di carcere.
Cosa succede se si ripete il reato
In caso di recidiva, ossia quando il conducente professionale viene trovato in stato di ebbrezza per due volte in un biennio, le pene si aggravano: un tasso superiore a 1,5 g/l, può comportare la revoca definitiva della patente.
Guida in stato di ebbrezza: conseguenze professionali e assicurative
Dal punto di vista professionale, essere trovati in stato di ebbrezza può compromettere seriamente la carriera. La sospensione o revoca della patente può portare le aziende di trasporto ad adottare provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento.
Oltre alle sanzioni amministrative e penali, la guida in stato di ebbrezza comporta gravi conseguenze anche sul piano assicurativo. In caso di incidente, le compagnie assicurative possono esercitare il diritto di rivalsa, richiedendo al conducente il rimborso integrale delle somme pagate per i danni causati.
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Ci sono conseguenze anche per le imprese
Le aziende di trasporto per cui il dipendente lavora rischiano controlli approfonditi e più frequenti da parte delle autorità competenti. Questi accertamenti possono portare alla sospensione temporanea delle autorizzazioni necessarie per operare, con conseguente blocco delle attività.
Le imprese che non riescono a dimostrare di aver adottato adeguate misure di vigilanza e prevenzione sul comportamento dei propri conducenti possono incorrere anche in sanzioni economiche.
Molte aziende del settore dei trasporti investono in programmi di formazione, controlli interni e tecnologie come gli alcolock, dispositivi che impediscono l’avvio del veicolo se rilevano alcol nel respiro del conducente: queste iniziative mirano a prevenire il rischio di guida in stato di ebbrezza, tutelando sia la sicurezza stradale sia la continuità operativa dell’impresa.
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